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Normativa Green Pass dal 1° febbraio. Confcommercio: “Sanare le storture”

Giovedì 27 Gennaio 2022 — 17:27

Gli aspetti applicativi del green pass che entreranno in vigore dal 1° di febbraio stanno complicando la vita alle attività commerciali. E soprattutto nel DPCM persistono passi oscuri che necessitano di interpretazione e chiarimenti

Gli aspetti applicativi del green pass che entreranno in vigore dal 1° di febbraio stanno complicando la vita alle attività commerciali. E soprattutto nel DPCM persistono passi oscuri che necessitano di interpretazione e chiarimenti.
L’onere della verifica e del controllo sulle spalle degli imprenditori che stanno lavorando a tutt’altro sarebbe di per sé già abbastanza gravoso, soprattutto per le micro imprese commerciali con un solo titolare o comunque con pochissimi addetti. La normativa poi è quasi più ambigua degli antichi DPCM Conte: le verifiche vanno fatte all’entrata? Bastano i controlli a campione?

“Ma la questione più insopportabile è la disparità di trattamento tra esercizio ed esercizio: va esibito il green pass per comprare una rivista all’edicola ma non per prenderla al supermercato, per un profumo in profumeria sì, no per lo stesso flacone nella grande distribuzione”. La presidente provinciale Confcommercio Francesca Marcucci spera che si possano sanare queste storture: “Con il nostro livello regionale abbiamo chiesto alla Confcommercio nazionale di intervenire immediatamente presso le sedi competenti per cancellare i tratti discriminatori del provvedimento”
“Vorremmo sottolineare – aggiunge il direttore Federico Pieragnoli – che tutto il mondo dell’imprenditoria e in particolar modo la piccola distribuzione commerciale si è sempre distinta non solo per il rispetto delle regole e il sostegno alla campagna vaccinale e alle misure anti contagio. Ma non possiamo bloccare le nostre attività. Per questo, almeno su un paio di punti, sono state chiarificatrici due risposte del Governo pubblicate su https://www.governo.it/ che ci teniamo a riportare per intero:

Faq del Governo

1.
Quali controlli sulla clientela devono svolgere i titolari degli esercizi commerciali e i responsabili dei servizi e degli uffici che soddisfano esigenze essenziali e primarie della persona ai sensi del Dpcm 24 gennaio 2022?
I titolari degli esercizi commerciali di vendita di prodotti alimentari e bevande verificano che i soggetti privi di green pass base non consumino alimenti e bevande sul posto e non devono effettuare ulteriori controlli; i responsabili dei servizi e degli uffici, invece, controllano, anche a campione, il possesso del green pass base per i soggetti che accedono ai loro servizi o uffici per esigenze di salute, sicurezza e giustizia diverse da quelle previste nel Dpcm 24 gennaio 2022.

2.
I titolari degli esercizi commerciali diversi da quelli che soddisfano le esigenze alimentari, mediche e di prima necessità ai sensi del Dpcm 24 gennaio 2022, devono assicurare i controlli del green pass all’ingresso?
No. I titolari degli esercizi per i quali è richiesto il green pass base non devono effettuare necessariamente i controlli sul possesso del green pass base all’ingresso, ma possono svolgerli a campione successivamente all’ingresso della clientela nei locali.

“Per qualsiasi altro dubbio non esitate a chiamare le diverse sedi Confcommercio sul territorio”, conclude Pieragnoli.

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