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Ho paura a tornare in moto dopo l’incidente, riuscirò ad uscirne?

Martedì 6 Agosto 2013 — 18:35

Gentile Dottoressa La Placa,
un anno fa sono rimasto vittima di un grave incidente stradale a bordo della mia moto. Da quel momento, fortunatamente mi sono ripreso fisicamente nel migliore dei modi, ma non riesco ancora a vincere la paura per tornare in sella al mio bolide. Ho provato con lo scooter ma dopo qualche metro devo fermarmi e prendere l’autobus. Ho paura che non ce la farò mai più a vincere questo terrore di ritornare in sella. Secondo lei si può guarire da questo trauma? O dovrò rinunciare per sempre ad andare in moto?

Carlo Balestrieri

 

Carissimo Carlo,
essere vittima di eventi traumatici come incidenti stradali che comportano gravi lesioni o minacce all’integrità fisica propria o di altri, può originare nella persona alcune conseguenze negative come elevati livelli di ansia, sensazioni di intensa paura e sentimenti di impotenza. Nello specifico, è possibile che la persona riviva l’evento traumatico ripetutamente e che ricordi spiacevoli dell’episodio, rifioriscano sovente sotto forma di pensieri, immagini, percezioni, sogni e flashback. Per alleviare il malessere, è frequente che l’individuo cerchi di evitare tutti quegli elementi o stimoli che gli ricordano o simbolizzano il trauma sperimentato, come nel suo caso particolare la moto. Uscire da questa condizione è certamente possibile.
Innanzitutto, è necessario arrivare a percepire l’evento traumatico dell’incidente esclusivamente come un episodio limitato nel tempo e ridurne la continua ri-esperienza, elaborando i ricordi associati al trauma. Un buon metodo per fare ciò, è il racconto ripetuto dell’evento. Successivamente, è fondamentale affrontare la situazione temuta e eliminare tutte quelle condotte di evitamento che impediscono una vera e propria elaborazione del trauma. Quello che lei ha tentato di fare rappresenta un adeguato piano d’azione: provare prima con lo scooter per poi passare all’uso della moto. Lavorare per gradi è un’ottima strategia. Tuttavia, è fondamentale che non si abbatta o demoralizzi se all’inizio non riesce nel suo intento, ma che perseveri con convinzione e determinazione facendo fronte all’ansia.
Se la paura e l’angoscia dovessero persistere, non si scoraggi; significa che ha bisogno di un aiuto o di un sostegno di un professionista, il quale potrà assisterla in un percorso mirato all’elaborazione del trauma che le consentirà di abbandonare le convinzioni e i vissuti negativi associati all’incidente.

 

Dott.ssa Sara La Placa

[email protected]

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