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Ai nastri di partenza la settima edizione del Festival Racconti di Altre Danze

Martedì 3 Ottobre 2023 — 18:01

Il Festival partirà con i primi due appuntamenti il 6 e l'8 ottobre. Le performance saranno ospitate in vari luoghi cittadini: Atelier delle Arti/Spazio Atelier (via Masini 3), Museo Fattori (via San Jacopo in Acquaviva), Museo della Città (piazza del Luogo Pio), Nuovo Teatro delle Commedie (via Terreni 5) e Teatro Goldoni (via Enrico Meyer 57).

Il Festival partirà con i primi due appuntamenti il 6 e l'8 ottobre. Le performance saranno ospitate in vari luoghi cittadini: Atelier delle Arti/Spazio Atelier (via Masini 3), Museo Fattori (via San Jacopo in Acquaviva), Museo della Città (piazza del Luogo Pio), Nuovo Teatro delle Commedie (via Terreni 5) e Teatro Goldoni (via Enrico Meyer 57)

Ai nastri di partenza la settima edizione del Festival Racconti di Altre Danze dedicato a spettacoli, workshop, incontri e pratiche di danza contemporanea, pensato, creato e diretto dalla sua nascita nel 2017 a oggi da Chelo Zoppi ed Elena Giannotti.

Il Festival partirà con i primi due appuntamenti il 6 e l’8 ottobre. Le performance saranno ospitate in vari luoghi cittadini: Atelier delle Arti/Spazio Atelier (via Masini 3), Museo Fattori (via San Jacopo in Acquaviva), Museo della Città (piazza del Luogo Pio), Nuovo Teatro delle Commedie (via Terreni 5) e Teatro Goldoni (via Enrico Meyer 57).

L’intento di “Racconti di Altre Danze” è quello di creare una programmazione che integri e armonizzi diversi livelli artistici e generazionali, ed è volto a suscitare un interesse più diffuso, che coinvolga un pubblico più vasto, non esclusivamente locale, e che crei relazioni tra i fruitori: pubblico informato, gente comune e gruppi di nicchia. La realizzazione del progetto si attua sia attraverso la programmazione canonica di spettacoli sia attraverso la realizzazione di azioni, la creazione di contesti e di collaborazioni.

Una danza che guardi alla ricerca, all’indagine costante del corpo in relazione al contesto sociale e culturale, una danza colta che al tempo stesso intercetti un pubblico eterogeneo, attraverso modalità di esposizione che si insinuano nel tessuto della città, coinvolgendo i cittadini in modo diretto e attivo. Una scelta che prova a rigenerare i luoghi, ma soprattutto le menti, un’idea di festival che traghetti Livorno verso approdi prestigiosi, inserendosi in itinerari nazionali e internazionali.

Ad aprire il Festival il 6 ottobre ore 21 nello spazio Atelier delle Arti sarà Daniele Ninarello con “Nobody Nobody Nobody It’s Ok Not To Be Ok (Appunti, celebrazioni e proteste di un corpo vulnerabile)”.

Partendo dalla propria esperienza autobiografica, la performance si manifesta come processo totalmente aperto, un discorso danzato che indaga le memorie e le tracce lasciate sul corpo dalla cultura del controllo, della violenza e dell’offesa. Il progetto è pensato come una serie di azioni “proteste”, che nascono da pratiche solitarie e meditative. Pratiche mantriche sviluppate negli ultimi mesi di distanziamento, che nascono per allenare la pelle a sprigionare ciò che percepisce trattenuto, pronunciare ferite ed esporre il “corpo vivo” autentico, per offrire la propria vulnerabilità come condizione attraverso cui lasciare operare la propria rivoluzione. Sostituire alle posture rigide della difesa e del controllo, nuove posture fluide, permeabili e trasparenti. Il corpo si fa simbolo di un territorio in cui indirizzare il pensiero di Cura e In queste proteste danzate da origine ad un nuovo alfabeto istantaneo, un susseguirsi di gesti e azioni come impeti liberati.

Il secondo appuntamento è l’8 ottobre al Museo Fattori di Villa Mimbelli: si parte alle ore 16.15 e poi alle ore 17.45 con “Spiegel im spiegel“, coreografie Chelo Zoppi. Con: Maria Grazia Ambrosino, Sara Di Natale, Stefania Brogi, Stefania Giannesi, Lucia Mennella, Vivetta Rossi, Paola Catastini, Paola Quercioli, Rossella Barontini, Maria Spagnoli, Fiorella Gasperini.

Un gesto che diventa il racconto intimo di ognuna delle donne, che nella reiterazione dimenticano l’origine sottolineando ogni volta il presente. La performance fa parte del Progetto Danze di Comunità – laboratorio coreografico per cittadini e cittadine, adulti e over 65, anche senza conoscenze specifiche dei linguaggi del corpo e della danza

A seguire, ore 16.30 e poi ore 18, Daniele Ninarello in “What I am is already gone – per corpo affaticato“. Con il sostegno del Ministero della Cultura. A partire dal celebre La morte del Cigno, “What I am is already gone  per corpo affaticato” indaga la vulnerabilità come motore capace di generare rivoluzione, di scatenare un gesto di resistenza che si trasforma in una danza che è una lotta calma e costante.

Al centro della ricerca si pone lo sguardo sul corpo affaticato, in costante negoziazione tra il perseverare e il cedere, cercando di individuare quelle zone vulnerabili del corpo in cui è possibile intravedere una nuova direzione, una nuova apertura, un desiderio dei sensi di esprimere la vita. Una breve danza per congedarsi dalle proprie memorie, dal passato ingombrante e dal futuro. Una partitura estemporanea che una donna offre nella sua prima occasione di espressione pubblica concedendosi uno spazio di libertà e trasparenza, dove ogni movimento diventa via di fuga per l’intero corpo affaticato.

“Racconti di Altre Danze nasce da un incontro generazionale – ha detto Chelo Zoppi – quello tra me ed Elena Giannotti che è stata mia allieva e senza la quale il Festival non ci sarebbe. Differenti generazioni, ma accomunate dalla stessa idea rispetto al ruolo dell’arte contemporanea in generale, e nello specifico, relativo ai loro percorsi artistici e professionali, della danza nella crescita umana e culturale di un territorio. Una visione condivisa che individua nel senso di comunità, e nei percorsi che lo favoriscono, uno degli obiettivi fondanti del progetto. La bellezza del Festival sta nel fatto che nonostante si tratti di spettacoli di danza, la musica svolge un ruolo fondamentale e viene creata sul momento”.

Ricordiamo poi l’ultimo appuntamento di “Danze di Cortile” che porta la danza nei quartieri nord di Livorno, incontrando i cittadini e i residenti. Il 7 ottobre nel quartiere Stazione (Cortile via Badaloni 28) alle ore 11. Ingresso libero.

Informazioni – Gli spettacoli di Racconti di Altre Danze sono a pagamento. Prenotazione obbligatoria chiamando il 338 43 22616 scrivendo ad [email protected].

I biglietti possono essere acquistati direttamente sul posto il giorno dell’evento.

Informazioni: [email protected] – 0586 882319 – e anche sul sito www.raccontidialtredanze.it.

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