Al Goldoni “Il GiroTondo”, racconto favolistico di carattere scientifico
Al Teatro Goldoni di Livorno il 16 novembre alle 21 il racconto favolistico di carattere scientifico: Il GiroTondo. Un viaggio davvero spaziale
Al Teatro Goldoni di Livorno il 16 novembre alle 21 il racconto favolistico di carattere scientifico: Il GiroTondo. Un viaggio davvero spaziale.
Il GiroTondo è un racconto favolistico di carattere scientifico narrato da “PRC 35 O”, solo ed unico personaggio, che viaggia attraverso il sistema solare, oltre tre miliardi e mezzo di anni fa, alla ricerca dell’ habitat ottimale per proliferarsi e generare le prime forme di vita sulla Terra.
Il viaggio è ricco di avventure e di imprevisti che la cellula procariote affrontata e risolve con una sana ironia. Le informazioni scientifiche dei pianeti, e delle rispettive Lune, sono frutto della percezione pseudo-fisica che la cellula “vive” su ciascun pianeta.
Interessanti sono i “flashforward”, ovvero anticipazioni di fatti che avverranno in un futuro molto lontano, di cui PRC 35 O ne è inconsapevolmente a conoscenza.
I rimandi al futuro rinviano ad un tipo di opera di “Arte nell’Arte” con anticipazione di alcuni personaggi della letteratura Shakespeariana, l’associazione di alcuni pianeti ai dipinti di Van Gogh, di Goethe di fronte alla cattedrale di Strasburgo ed altri aneddoti e citazioni di carattere storico, artistico e culturale sempre suggeriti, associati ed aderenti al sistema solare.
La struttura generale del racconto si sviluppa in tre parti. La prima parte si articola in: Fuochi d’artificio: il Sole, Mercurio pigrone! Insopportabile… Venere; segue un’inserzione: Vecchio e canuto Nettuno!
La seconda parte è costituita da: Urano in bicicletta, Saturno contro e Giove gioviale e furbacchione! La terza parte si apre con “La canzone della fascia Principale”, con funzione di intermezzo, e prosegue con: Da Marte si riparte! Notturno alla Luna… Il pianeta delle Acque…Gea. Il notturno alla Luna è il momento più poetico dell’opera. Selene, la Luna, susurra una lettera della madre Theia. La lettera recita la storia dell’abbandono di Selene. La Luna brillerà per sempre di luce argentea ma lo scintillio sarà per sempre il riflesso delle pene e della sofferenza del suo stato d’abbandono.
Il testo e la musica del racconto sono stati scritti da Raffaele Cancelliere direttore d’orchestra e compositore eclettico e raffinato. La musica aderisce al testo, asseconda la narrazione descrivendo, commentando e sottolineando le sfumature psicologiche della cellula procariote “PRC 35 O”.
Il testo ed il personaggio saranno interpretati dalla bravissima attrice Daniela Morozzi con la direzione di Raffaele Cancelliere. Grazie al contributo delle Associazioni ACEP e UNEMIA, la rappresentazione sarà oggetto di una registrazione in diretta al fine della successiva produzione e pubblicazione.
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