Calligrafie d’autore: omaggio a Piero Ciampi, la mostra al Goldoni
Dopo la mostra ARTeatro del 2006 al Nuovo teatro delle Commedie, le opere di Pivotto tornano a Livorno con la retrospettiva a cura di Cristina Olivieri e Andrea Pivotto
Nell’ambito del Premio Ciampi 2024 mercoledì 20 novembre alle 18 nella sala Mascagni del teatro Goldoni di Livorno in via Enrico Mayer 57, verrà inaugurata la mostra Calligrafie d’autore: omaggio a Piero Ciampi.Le opere su cera, tavola e carta dell’artista Biellese Luciano Pivotto resteranno in mostra fino al 20 dicembre negli orari di apertura del teatro Goldoni.
Dopo la mostra ARTeatro del 2006 al Nuovo teatro delle Commedie, una doppia personale con l’artista livornese Sandro Bottari, le opere di Pivotto tornano a Livorno con la retrospettiva a cura di Cristina Olivieri e Andrea Pivotto che vede il patrocinio del Comune di Livorno e della Fondazione Goldoni oltre alla preziosa collaborazione del Comitato Pivotto. Testi di canzoni, componimenti poetici, aforismi e haiku che “devono essere ascoltati” e non visti, letti e non ammirati. L’ omaggio al cantautore livornese Piero Ciampi da parte di Pivotto diventa oggi un omaggio che restituiamo all’artista che amò la nostra città e scelse di realizzare appositamente due tavole cerate con i testi dei brani “Livorno” e “Viso di Primavera” che delineano le forme degli interni del Nuovo Teatro delle Commedie di allora. Tavole e disegni cerati come mezzo di comunicazione ed espressione contemporanea molto incisivi che gridano attenzione su alcune realtà a cui non diamo risposta in questo mondo di emergenze ignorate, in quello che già nei primi anni 2000 era il carattere disfunzionale del rapporto tra emittenti e riceventi: la nostra società – diceva già idealmente Luciano Pivotto – è assente, inerme e irresponsabile di fronte alle “Manipolazioni genetiche e agli esperimenti sulle persone”, alla “violazione ai fondamentali diritti della natura umana”, “all’inquinamento ambientale”, alle “sperequazioni sociali” e “all’ingiustizia sociale causata dalla povertà”, all’ accumulare ricchezza eccessiva e al “drogarsi”. Quattro volti di ragazze e ragazzi in una tecnica mista ( gessi colorati, tempera, tarsi su cera e tavola) della serie Trendy Regard che allineati ai titoli tratti dal quotidiano la Repubblica ci invitano a riflettere. Siamo soltanto nel 2008 ma il nostro artista ha già intuito e estrapolato idee e concetti che appartengono in modo quasi premonitorio al nostro oggi.
Nella serie Trendy del 2001/2006 la figure rappresentate sono in netto contrasto con il messaggio a lei connesso. “Ogni bellezza ha in sé il tragico” “Stanno sparendo le radici alimentari del terzo mondo” “ 2003. Ogni sette secondi un bambino muore di fame” “Allarme clima, i nuovi profughi scappano via dai cicloni e allagamenti e sono già 25 milioni” “mi è sempre piaciuto avere a che fare con armi da fuoco” “Ho avuto la mia prima pistola quando sapevo a malapena camminare”. Queste ed altre parole impresse sulla cera sono volutamente accostate dall’artista a opere di figure umane in netta contrapposizione al messaggio. Sono i dati reali, di cui parlavano quotidiani e radio nazionali: un monito a cui guardare con attenzione. Irrompono in tutta la loro bellezza e diventano gli emblemi della retrospettiva le due tavole elaborate per Livorno da Pivotto in omaggio a Piero Ciampi. La mostra vuole ricordare attraverso le sue opere un artista scomparso nel 2013, una persona di spiccata sensibilità, gentile e dai pensieri profondi, attento all’attualità, alle evidenze storiche messe all’attenzione dei mass media e filtrate dalla nostra indifferenza. Piero cantava brani sulla vita, l’ amore la solitudine e molto altro, Luciano scriveva su tavole intelate e rivestite di cera di due tra i suoi brani più belli. Forse questi due artisti sarebbero stati d’accordo, se si fossero incontrati, sarebbero stati vicini idealmente con la loro capacità di descrivere le cose della vita da una lente senza filtri.
“Oggi le suggestioni che arriveranno osservando ogni singola parola incisa sulla cera da Luciano e parte dell’intero testo di Piero Ciampi – dice la curatrice Cristina Olivieri – potranno persino commuovervi. A noi è successo, e con questa mostra vogliamo emozionarvi e lasciarvi un messaggio di speranza. Ogni passaggio su questa terra riguarda la nostra missione. Esso avrà avuto un senso per la società se nel modo con cui abbiamo lasciato tracce abbiamo rappresentato un contributo alla riflessione sul vivere contemporaneo”. Questi due artisti l’hanno saputo fare con stile e con le loro tangibili forme d’arte e comunicazione che non potevano non essere accostate e celebrate a Livorno. La mostra è accompagnata da un catalogo con la grafica e l’impaginazione di Francesca Giari. Un ringraziamento particolare va a Cristina Olivieri, Andrea Pivotto, Massimiliano Mangoni, Emanuele Gamba, Mario Menicagli, Luca Salvetti, Roberto Peccolo, Laura Tamberi, Francesca Giari, Vito Tota, Sara Martini, Federico Barsacchi, Guido Gaito che in modi diversi hanno contribuito alla realizzazione e promozione della mostra e del catalogo.
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