Al via Il Senso del Ridicolo. Il programma
Da venerdì 27 settembre, per tre giorni, un ricco programma fra attori, autori, filosofi, scrittori, giornalisti, radio-star, letterati e, naturalmente, comici. Tra gli ospiti il regista Paolo Virzì
Venerdì 27 settembre inaugura a Livorno la quarta edizione del festival “Il Senso del Ridicolo”, dedicato all’umorismo, alla comicità e alla satira, diretto da Stefano Bartezzaghi e promosso da Fondazione Livorno, gestito e organizzato da Fondazione Livorno – Arte e Cultura, con la collaborazione del Comune di Livorno e il patrocinio della Regione Toscana (clicca sul link in fondo all’articolo per visionare il programma).
È partner della manifestazione Aedes Siiq, con il supporto di Pictet e il contributo di SIAE. In tre giorni di eventi, attori, autori, filosofi, scrittori, giornalisti, radio-star, letterati e, naturalmente, comici si interrogheranno sul significato del riso e sulla straordinaria funzione illuminante dell’umorismo, della comicità e della satira. Alle 17, in Piazza del Luogo Pio, dopo i saluti istituzionali, lo psicoanalista Massimo Recalcati terrà la lectio magistralis “Il desiderio ci prende in giro? Sulle vicissitudini tragicomiche del desiderio umano”.
La vita del nevrotico è, insieme, una tragedia e una farsa. Lo stesso si può dire delle vicissitudini del desiderio: c’è del tragico e c’è del comico. Anche il mestiere dello psicoanalista, confrontandolo con la tragedia e le “comiche” del desiderio, oscilla tra l’esperienza del dolore e quella ironica dell’incontro con le maschere farsesche della commedia della vita. Ingresso gratuito La sera, alle 21, sempre in Piazza Luogo Pio, Anna Bonaiuto dialogherà con Stefano Bartezzaghi in un incontro dal titolo “La moglie di Socrate, la guercia del Tasso e altre donne sotto il tallone d’Achille (Campanile)” di cui il 28 settembre ricorrono i 120 anni dalla nascita.
Achille Campanile rivelò il suo vero talento quando, giovanissimo redattore di un quotidiano, pubblicò la notiziola di una vedova che visitava la tomba del marito tutti i giorni e proprio lì era spirata, dandole come titolo: “Tanto va la gatta al lardo”. Da allora la donna è per Campanile l’altra campana: il contrappunto polemico e la logica eversiva, lo zimbello e il detonatore delle convenzioni borghesi. Letture e conversazioni di Anna Bonaiuto e Stefano Bartezzaghi cercano di stabilire se la misoginia del Genio di Velletri fosse vera o recitata. AllE 21 al Teatro Vertigo si terrà la proiezione del film “Prendi i soldi e scappa” di Woody Allen, regista a cui il festival dedica una rassegna curata come ogni anno da Gabriele Gimmelli e di cui verranno proiettati, nei giorni a seguire, “Manhattan” e “Harry a pezzi”. Nei giorni successivi un ospite fuori programma si aggiunge al ricco programma del Festival dell’Umorismo.
Il livornese Paolo Virzì ha accettato di partecipare al festival intervenendo sabato 28 settembre, alle ore 12.30, in Piazza del Luogo Pio, all’incontro “Maledetti livornesi”, con la giornalista Eva Giovannini e il musicista e scrittore Bobo Rondelli, alle prese con la maledizione, la maldicenza e l’illimitata arguzia dell’essere livornesi.
La programmazione del festival proseguirà sabato 28 e domenica 29 settembre.
Sabato 28 settembre alle 10, ai Bottini dell’Olio, Chiara Alessi si interrogherà sul ridicolo dei – serissimi – oggetti di design nell’incontro “Cose da ridere”. A seguire, alle 11.15, la scrittrice Nadia Terranova, sensibile ai temi della discriminazione sessista, parlerà del caso-Allen in “Ritratto di un artista in disgrazia”. Sempre ai Bottini dell’Olio, alle ore 15 e alle ore 16, l’attrice Pilar Fogliati e il giornalista e studioso Filippo Ceccarelli metteranno a confronto la Roma di ieri e di oggi negli incontri “Pilar, paria e parionline” e “Je casca a un uomo una corona in testa? Belli, Romaccia eterna e la buffa vanità del potere”. Ma chi è poi l’autore comico? Quali sono le sue doti? In cosa consiste il suo “mestiere”? Il festival si interroga su questa figura, accoglie opinioni in merito tramite i social network e, in un incontro in collaborazione con SIAE, ne discutono Stefano Andreoli, autore e animatore del sito Spinoza, Marco Ardemagni, Stefano Bartezzaghi, Sara Chiappori e l’attrice Pilar Fogliati (alle 17.15 ai Bottini dell’Olio). Alle 18.30 un dialogo fra due collezioniste di manuali di galateo: l’attrice Maria Cassi e la giornalista Irene Soave. E alle 21, al Teatro Goldoni, l’incontro con l’ospite d’onore di quest’anno, un attore extra-ordinario per la sua capacità di uscire dal consueto, superare la propria stessa espressione e la propria fisicità per liberare le energie di una comicità fatta non tanto di battute quanto di una condizione esistenziale: Silvio Orlando si racconta al direttore del festival Stefano Bartezzaghi e alla critica teatrale Sara Chiappori.
Domenica 29 settembre alle 10, ai Bottini dell’Olio, Sofia Gnoli racconta le stravaganze più esilaranti della moda; a seguire, alle 11.30 a Piazza del Luogo Pio, Ascanio Celestini si interroga sul genere della barzelletta, convinto come è che esse possano rivelare a noi stessi il fondo oscuro della nostra mentalità collettiva. Alle 15, ai Bottini dell’Olio, il giornalista Marco Belpoliti ha scelto per noi pagine ironiche e umoristiche dell’autore di Se questo è un uomo nel centenario della sua nascita, pagine che verranno lette da una delle voci teatrali più forti e affermate dei nostri anni, quella dell’attrice Federica Fracassi. Alle 17.30, in piazza del Luogo Pio, le sapienti digressioni di Bruno Gambarotta sulle nostre infinite attenzioni al cibo, fra la squisitezza e la ghiottoneria. E per chiudere in bellezza, alle 18.45 a Piazza del Luogo Pio, una serata di storie livornesi e di livornesità, condotta e ideata da un habitué del festival, l’attore, conduttore radiofonico e animatore di narrazioni collettive Matteo Caccia: “E non dite che non sono di Livorno”.
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