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Dalla storia antica all’illustrazione moderna, la conferenza di Panichi

Lunedì 28 Ottobre 2019 — 17:16

Silvia Panichi, archeologa e storica dell’arte, protagonista della 4° puntata del calendario, curerà la conferenza "Dalla storia antica all’illustrazione moderna: la passione “romana” di Duilio Cambellotti e la Leggenda di Tarpea"

Giovedì 31 ottobre 2019 alle 17, è la volta di Silvia Panichi, archeologa e storica dell’arte, protagonista della 4° puntata del calendario, che curerà la conferenza “Dalla storia antica all’illustrazione moderna: la passione “romana” di Duilio Cambellotti e la Leggenda di Tarpea”.

Mastodontico e geniale autodidatta della scena romana primonovecentesca, pittore, scultore, ceramista, cartellonista, xilografo, scenografo, architetto, decoratore, arredatore designer, Duilio Cambellotti (Roma, 1876-1960), appassionato di itinerari archeologici tra Atene e Costantinopoli, destinò la sua parabola creativa all’indissolubile binomio arte-artigianato, e collezionò vasellame sia etnico che archeologico, quale fonte di suggestione per la sua straordinaria produzione di buccheri.

Nei frangenti della realizzazione degli arredi e dei costumi per il film “Gli ultimi giorni di Pompei” di Mario Caserini e in coincidenza dell’ideazione delle scenografie per le rappresentazioni del Teatro Greco di Siracusa, l’artista, motivato da quella ritualità teatrale sancita dalla riforma di Richard Wagner e dal Teatro di Bayreuth, articolerà il suo immaginario archeologico in direzione di un linguaggio programmaticamente moderno, tra determinazione architettonica e sintesi arcaicizzanti.

In quest’ottica, dalle scenografie per “Ifigenia in Tauride” e le “Trachinie” (1933) a quelle per “Edipo a Colono” (1936) Cambellotti persegue l’obiettivo strategico della “scena-ambiente”, realizzata quest’ultima grazie all’applicazione del concetto di “arte totale”, e finalizzata alla comunicazione di miti e immagini-simbolo di regime universale.

Rivivono dunque grazie al contributo delle nuove tendenze della scenografia quelle “Leggende Romane” affidate dall’artista alla vigoria del segno xilografico, destinate a ridensificare di implicazioni simboliche l’epopea tragica e trionfale dei primi popoli del Lazio, e a restituire “l’energia spirituale del passato” attraverso la passionalità e l’universalità del dramma.

Silvia Panichi– Diplomata nel 1975 al Liceo classico si è laureata nel 1980 in Lettere Classiche all’Università di Pisa con una tesi storico-archeologica. Nel corso di un soggiorno negli Stati Uniti ha seguito corsi di Storia dell’Arte all’Università di Princeton.

Nel 1987 ha superato il concorso ordinario per l’insegnamento della Storia dell’Arte nelle Scuole Superiori e ha insegnato, oltre che nelle scuole secondarie, dal 1985 al 1994, in corsi di formazione professionale, istituti di specializzazioni per stranieri, corsi e seminari universitari, anche all’estero.

Ha pubblicato articoli di cultura sul quotidiano “La Nazione” e ha collaborato a cataloghi di mostre sia di ambito archeologico che moderno. I suoi contributi incentrati sulla trasmissione di temi e modelli classici nell’arte moderna, sono stati pubblicati sulle riviste “Commentari d’arte”, “Critica d’arte”, “Nuovi Studi Livornesi”, “Semanas de estudios romanos”. Ha tradotto dall’inglese volumi di storia dell’arte per le case editrici Donzelli e Panini, per cui ha curato le parti in inglese del volume monografico su San Pietro, coordinato da Antonio Pinelli. E’ autrice con Donatella Puliga dei libri “In Grecia. Racconti dal mito dell’arte e dalla memoria”, introduzione di Maurizio Bettini, Einaudi 2001, e di “Un’altra Grecia. Le colonie d’occidente tra mito, arte e memoria”, introduzione di Maurizio Bettini, Einaudi 2005. Sempre con Donatella Puliga ha pubblicato nel 2012 il volume “Roma. Monumenti, miti, storie della città eterna”. Ha scritto con Vincenzo Farinella “L’eco dei marmi. Il Partenone a Londra: un nuovo canone della classicità”, introduzione di Salvatore Settis, Donzelli 2003.

Ha tenuto corsi di Storia dell’Arte medievale all’Università internazionale dell’Arte di Firenze, e di Storia dell’Arte Moderna all’Università del Tempo Libero di Pistoia. Ha fatto parte del gruppo di ricerca PRIN del Dipartimento di Scienze Storiche del Mondo Antico dell’Università di Pisa.

Per il Comune di Pisa è stata consigliera di circoscrizione dal 1995 al 2003, Presidente del Consiglio Cittadino delle PP.OO. dal 1999 al 2003 e membro del Comitato per gli spazi Espositivi dell’Assessorato alla Cultura dal 2003 al 2005. Ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione del Teatro Verdi dal 2005 al 2007.

Dal 2008 al 2013 è stata assessore alla Cultura del Comune di Pisa.

Nel 2013-2014 è stata ammessa ai corsi di sceneggiatura organizzati da “Tracce”. Ha seguito un corso di critica cinematografica tenuto da Mario Sesti. Nel gennaio 2015 ha pubblicato per Pacini il ritratto di Teresa Mattei. Nel febbraio del 2015 e 2016 ha tenuto alla Biblioteca comunale San Michele degli Scalzi di Pisa un ciclo di conferenze dedicato alle opere d’arte che raccontano i miti.

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