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Giardino Filosofico, giovedì 28 luglio si parla di Levinas

Martedì 26 Luglio 2022 — 16:11

Insieme al professore di storia e filosofia e regista Lamberto Giannini sarà presente il dott Pier Giorgio Curti. Incontro rivolto a tutti, whatsapp al numero 3383764627 per prenotare

Il 28 luglio alle 21,15 all’ex cinema Aurora nuovo appuntamento del Giardino Filosofico condotto dal professore di storia e filosofia e regista Lamberto Giannini. In questa occasione, insieme a Giannini, sarà presente il dott Pier Giorgio Curti. Si parlerà di Levinas il cui itinerario è partito dal concetto di intenzionalità fenomenologica di Husserl, dalle suggestioni dell’essere heidegeriano e dalla rivisitazione della tradizione ebraica. La cifra riconoscibile è il primato riconosciuto all’etica contro le discipline della filosofia tradizionale come metafisica e politica. Il tema ricorrente del suo pensiero è il concetto di autenticità. Per Levinas, che ha vissuto l’esperienza della prigionia durante il nazismo, esiste un forte legame tra la dimensione ontologica derivante dalla filosofia occidentale e i campi di sterminio. La frase “la responsabilità del carnefice è sempre della vittima” non deve essere intesa come una dimensione sacrificale ma come volontà di dare sempre e comunque importanza filosofica all’altro come oltre, come altro da me.
Levinas esalta il pensiero di Husserl per i concetti di assolutezza ed intenzionalità. L’assolutezza fa sì che la coscienza si presenti a sé prima di ogni autoriflessione e di ogni rimando; per quanto riguarda l’intenzionalità essa non deve essere considerata un semplice attributo ma un modo di essere del soggetto stesso. Levinas svilupperà in modo originale il concetto di intuizione di Husserl spostandolo in una dimensione etica.
Ma Levinas si distacca da Husserl attraverso la sua interpretazione libera ed originale dell’autore spogliandola della priorità scientifica e teoretica per ergerla a dimensione umana e quindi etica. L’intenzionalità non è quindi più apertura dell’uomo al mondo ma liberazione dell’uomo rispetto al mondo. Mentre Heidegger definisce l’esistenza in rapporto alla sua finitezza (essere per la morte), Levinas la definisce rispetto all’infinito. Anche Heidegger ha commesso l’errore di tentare di avere, attraverso la comprensione (dell’incomprensibile) un potere sull’essere. Husserl e Heidegger rimangono ancora irretiti dal potere totalizzante dell’Io. Nell’opera Dall’esistenza all’esistente Levinas ci propone definitivamente il superamento dell’ontologia attraverso il y a (c’è’, si dà) , l’ipostasi, il mondo. L’il y a sta a indicare l’esistenza come essere neutro, impersonale, a monte di ogni singola persona. La presenza anonima dell’essere riguarda tutti, e la morte è l’orizzonte necessario e invalicabile, l’ipotetica assenza universale di tutte le persone e non sfocia nel nulla assoluto ma mette in gioco la densità del vuoto o mormorio del silenzio: a questi concetti si può accedere attraverso l’esperienza dell’insonnia e dell’orrore. Insonnia: veglia priva di oggetti, una presenza che prescinde dalle cose. Orrore: sentirsi sfiorato da un essere del quale non ci si può liberare e, come nelle tragedie shakespeariane, l’essere si profila nel nulla. Ma questo non è un pensiero pessimista, in quanto la pienezza dell’essere provoca orrore, non la sua assenza, che diventa significato: la possibile mancanza (l’altro, la morte ecc…) sono la salvezza.
Viene quindi capovolta l’ontologia di Heidegger: il problema non è l’oblio dell’essere ma la sua capacità di uscire dall’insonnia pur evitando, però, la pienezza.
L’esistente è dunque ciò che ferma nel presente l’esistenza facendosene carico.
Il termine Ipostasi è scelto per designare l’esistente; proprio per questo l’esistente perde il suo anonimato, quindi il primato non spetta all’essere ma all’esistente.
A questo punto la relazione con l’avvenire è relazione stessa con l’altro; la morte come alterità assoluta possiede la potenza di spingerci fuori da noi stessi: è questo il paradigma di ogni relazione con l’alterità. Dopo una conferenza introduttiva ci sarà un dibattito con il pubblico presente. Incontro rivolto a tutti sia appassionati che profani della materia. Gli interessati possono mandare un messaggio whatsapp che avrà valore di prenotazione al numero 3383764627.

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