Cerca nel quotidiano:

Condividi:

Il coro Garibaldi d’Assalto apre il decennale ricordando l’amico corista

Mercoledì 19 Aprile 2023 — 15:31

Fino al 28 aprile ai Bottini dell'Olio la mostra in collaborazione con l'ANPI e in occasione del concerto di chiusura delle iniziative per il suo decennale il Coro distribuirà il Canzoniere e il saggio storico. Lo spettacolo inaugurale è stato dedicato a Carlo Corcos, componente del Coro prematuramente scomparso

Dal 13 aprile alla Biblioteca Labronica-sede Bottini dell’Olio è allestita una mostra in collaborazione con l’ANPI: sui pannelli si vedono fotografie che rievocano diverse esperienze vissute dal Coro nell’arco di dieci anni, non soltanto a Livorno. Articoli di giornale, locandine, manifestini contribuiscono alla documentazione del decennio trascorso; la realizzazione grafica è di Roberta Mariotti, Alberto Fasavollo e Marco Giovannetti. In occasione della inaugurazione del 13 aprile il Coro ha realizzato uno spettacolo (musiche accompagnate dalla pianista Stefania Casu, soprano solista Gabriella Collaveri) dedicandolo a Carlo Corcos, componente del Coro prematuramente scomparso. A seguire il 20 aprile, alla Goldonetta, andrà in scena la pièce “à la Popote”, elaborata da Pardo Fornaciari in collaborazione con Laura Bastogi; il regista è Emanuele Gamba, gli interpreti Filippo Scarparo (Menè), Anna Matarazzo (Vera), Edoardo Ripoli, Claudio Pulia. Il grande dirigente socialista Giuseppe Emanuele Modigliani, familiarmente Menè (fratello del più noto Amedeo) e sua moglie Vera Funaro sono sulla scena come protagonisti, affiancati da altri personaggi. Il testo è liberamente tratto dal volume Esilio, una sorta di diario di Vera stessa. Attraverso una rievocazione che sembrerebbe essenzialmente affettiva, riemerge un mondo di uomini e di donne che poco meno di cent’anni fa hanno combattuto e che hanno sofferto in nome di ideali tutt’oggi profondamente condivisibili. Il testo teatrale, con il suo specifico linguaggio, intende contribuire alla realizzazione del desiderio di Vera, cioè quello di ricordare e di lasciare una testimonianza. Nella rappresentazione emergono momenti importanti del periodo d’esilio, ma anche dei precedenti, via via rievocati dai personaggi. Ai dialoghi si alternano interventi canori: il Coro Garibaldi d’Assalto canta le canzoni che gli stessi esiliati a Parigi intonavano talvolta alla Popote, mensa popolare, ma anche luogo di aggregazione dei fuoriusciti antifascisti non soltanto socialisti.
Infine il 28 aprile, giorno della conclusione della mostra, saranno nuovamente distribuite le due pubblicazioni stampate dal Comune e già consegnate al momento dell’inaugurazione: il Canzoniere ed il saggio storico. Il primo, curato, per la realizzazione grafica, da Maria Grazia Fontani, è dotato di QRcode, per ascoltare la quarantina di brani riportati. L’altra pubblicazione è intitolata «l canto sociale a Livorno dal Settecento ai giorni nostri». Oltre a delineare il percorso del Coro nei dieci anni trascorsi, si addentra nel repertorio attraverso le sue varie sezioni: il tutto con specifica attenzione alla tradizione livornese, ma anche secondo una prospettiva culturale internazionalista.
Le iniziative del Coro si concluderanno lo stesso 28 aprile sempre ai Bottini dell’Olio con un concerto per la Liberazione, che, oltre a commemorare la Resistenza, proporrà testi diversi del repertorio, spaziando dal periodo giacobino a oggi.

Condividi:

Riproduzione riservata ©

QuiLivorno.it apre il canale Whatsapp. Iscrivetevi.

QuiLivorno.it invita tutti i lettori ad iscriversi al canale whatsapp aperto il 12 dicembre. Per l’iscrizione, gratuita, cliccate il seguente link https://whatsapp.com/channel/0029VaGUEMGK0IBjAhIyK12R e attivare la “campanella” per ricevere le notifiche di invio articoli. Riceverete i link delle notizie più importanti della giornata. Ricordiamo che potete continuare a seguirci sui nostri social Fb, Instagram e X