“Immagini dallo sciamano”. Mostra di Franco Mongatti e Umberto Saccenti
Extra Factory ospita, dal 23 al 31 maggio 2025, la mostra "Immagini dallo Sciamano", un’esposizione a due voci che mette in dialogo le opere di Franco Mongatti e Umberto Saccenti, all’interno della IV edizione di Montmartre-Garibaldi solo andata
Extra Factory ospita, dal 23 al 31 maggio 2025, la mostra “Immagini dallo Sciamano”, un’esposizione a due voci che mette in dialogo le opere di Franco Mongatti e Umberto Saccenti, all’interno della IV edizione di Montmartre-Garibaldi solo andata.
L’inaugurazione si terrà venerdì 23 maggio alle 18, con la presentazione a cura della professoressa Susanna Corrieri e di Emilio Brizzi nei locali di Extra a Livorno (piazza della Repubblica, angolo Pina d’Oro).
La mostra riunisce due autori dalla formazione artistica e dal linguaggio pittorico profondamente diversi, ma uniti da una visione critica e profondamente spirituale del nostro tempo. Al centro della riflessione di Saccenti e Mongatti, infatti, si colloca la crisi dell’umanità contemporanea: una deriva verso l’omologazione, la perdita di senso, il dominio sempre più evidente di un’élite che esercita il potere attraverso il controllo e la manipolazione, in contrasto con l’armonia e l’equilibrio che regolano la vita del mondo vegetale e animale.
Umberto Saccenti celebra la natura, restituendone l’armonia attraverso composizioni pittoriche cariche di simbolismo e reminiscenze rituali. Le sue opere evocano un sapere antico, quasi sciamanico, dove ogni elemento – vegetale, animale o minerale – è scelto e collocato con intenzione, come in un rito che prepara all’«oltre».
Franco Mongatti, al contrario, esplora l’umanità ai margini, ritraendo volti autentici, liberi da maschere, capaci di osservare la società con uno sguardo diverso, più profondo e a tratti doloroso. I suoi soggetti – spesso emarginati o considerati “al confine” – assumono un valore simbolico: sono i nuovi sciamani, depositari di una consapevolezza altra, spirituale, non corrotta dalle logiche del consumo e della finzione.
Entrambi gli autori trovano così un punto d’incontro nella ricerca della natura e nel riconoscimento di una dimensione spirituale come risposta all’alienazione del presente. Le loro opere non si limitano a rappresentare, ma interrogano e suggeriscono: offrono una lettura alternativa del reale, proprio come facevano gli sciamani di un tempo.
La mostra è visitabile sino a sabato 31 maggio con orario 10-12.30 e 17.30-20 (escluso il martedì)
Umberto Saccenti, livornese classe 1938, inizia a dipingere negli anni ’80. Dopo una carriera professionale nel settore grafico, si forma presso la Trossi-Uberti, dove approfondisce incisione e tecniche pittoriche sotto la guida di diversi artisti tra cui Melania Vaiani.
Franco Mongatti, nato nel 1957 a San Piero a Sieve, lavora come educatore in ambito psichiatrico, integrando la pittura in percorsi terapeutici. Dal 2021 frequenta l’Accademia Trossi-Uberti e, nel 2024, vince il Premio “Rotonda” per la grafica.
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