La Danza di Dafne al Goldoni
Foto Paolo Bonciani
Lo spettacolo coinvolge studenti di tre istituti scolastici cittadini e tre scuole di danza nell'ambito di un progetto artistico dedicato al tema della violenza di genere e della cultura del rispetto. I proventi della serata saranno devoluti all’associazione Maristella e alla Fondazione Casa Papa Francesco
Nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne il Rotary Club di Livorno mette in scena domenica 23 novembre alle 17:00, al Teatro Goldoni di Livorno, uno spettacolo di arti miste “La Danza di Dafne” al fine di raccogliere fondi da devolvere a strutture che si occupano delle donne in difficoltà. Dall’inizio dell’anno sono settantasette i femminicidi accertati solo in Italia. Purtroppo la piaga della violenza di genere non tende a cicatrizzare, anzi come una ferita putrida al suo interno geme umori intolleranti che ogni giorno spurgano attraverso le notizie dei media. Le leggi ci sono, e non sono poche, devono essere, tuttavia, applicate ed è chiaro che la repressione, sicuramente importante, da sola non basta. Occorre lavorare più in profondità e riprendendo la metafora chirurgica, non trattare la ferita solo superficialmente ma arrivare al centro, al germe, alla fonte d’infezione. Quindi, indubbiamente, l’educazione resta il meccanismo d’azione più importante. Educare i giovani al rispetto, all’ascolto, alla generosità dei sentimenti è fondamentale in questo processo evolutivo, in questo cambio generazionale dell’umanità. La cultura, l’arte, la letteratura possono essere dei mezzi straordinariamente efficaci, per questo Il Rotary Club di Livorno, attraverso la drammaturgia di Vanessa Turinelli e la regia di Emanuele Gamba ha deciso di portare in scena uno spettacolo in cui si parla di mitologia, da sempre materia molto apprezzata dai giovani. Con la rappresentazione scenica di alcuni miti famosi e non, realizzati dalle scuole di danza Laboratorio Danza e Movimento, Eimos Centro Formazione Danza, Liceo Coreutico IIS Niccolini-Palli, ST Danza Centro Formazione e i coreografi indipendenti Eva Kosa e Ivan Cignetti si faranno riflessioni autentiche su come l’origine del sopruso abbia radici molto profonde che hanno attraversato millenni. Capire il problema significa già incominciare a risolverlo. La Danza di Dafne è uno spettacolo realizzato con la partecipazione di alcuni degli istituti cittadini che hanno lavorato accanto agli attori e ai danzatori. Tra questi: IIS Niccolini-Palli con i suoi indirizzi Coreutico (danzatori in scena), Musicale (un gruppo di giovani musicisti darà il “benvenuto” nel foyer prima dell’inizio dello spettacolo) e Classico (realizzatori di un’opera letteraria, “Non un’altra Dafne” ispirata allo spettacolo e in vendita al tetro) IIS Vespucci-Colombo con i suoi indirizzi di operatori del benessere (nello specifico si occuperanno del trucco e delle acconciature), operatori grafici (realizzatori delle locandine e degli elaborati grafici), turistico (accompagnatori e assistenza in sala) Liceo Artistico F. Cecioni (autori delle scenografie). Una collaborazione con i giovani studenti di cui il Rotary Club di Livorno va fiera poiché consapevole che è sul futuro della società che si devono investire le risorse.
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