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La poetessa Paola Mini premiata con la poesia “Non chiamarmi alunno H”

Domenica 3 Novembre 2024 — 10:37

Dopo il quarto posto al Premio Nazionale Don Aldemiro Cinotti con la poesia “Ottobre”, un altro traguardo importante: terza classificata al premio nazionale Patrizio Graziani Luco Dei Marsi Aquila con la poesia: "Non chiamarmi Alunno H". La premiazione è andata in diretta su Radio Parco giovedì 31 ottobre alle 17

Da molti anni la livornese Paola Mini scrive poesie e fiabe per bambini. Secondo lei “la poesia è un arte che non ha bisogno di troppa sapienza. Le parole sono dettate dal cuore”. Ed è con quello che rende tutto una magia. Dal 2011 partecipa a concorsi letterari e qualche volta ha ottenuto riconoscimenti importanti.
Dopo un periodo di grande dolore causato dalla morte di alcuni amici, della suocera e di entrambi i suoi genitori, ha ripreso a scrivere.
Vorrei dedicare questa mia gioia al ricordo del loro amore.

Ogni premio è come un fiore. Ha il profumo della felicità che trovo soltanto nella poesia.

Dopo il quarto posto al Premio Nazionale Don Aldemiro Cinotti con la poesia “Ottobre”, un altro traguardo importante: terza classificata al premio nazionale Patrizio Graziani Luco Dei Marsi Aquila con la poesia: “Non chiamarmi Alunno H”. La premiazione è andata in diretta su Radio Parco giovedì 31 ottobre alle 17.

Questa poesia in realtà ha due versioni. “La prima l’ho scritta quando lavoravo come custode all’Istituto Enriques di Livorno – spiega Mini a QuiLivorno.it – Un ragazzo mi commosse poiché dimostrava amore per le orchidee disposte sui davanzali rossi dell’istituto. Durante l’ora della ricreazione si avvicinava, le osservava e le carezzava. Eppure lo chiamavano “Alunno H”. Che brutta cosa.  Ce lo avrà pure un nome. La seconda versione (quella che ha vinto il premio) l’ho scritta nell’anno in cui ho fatto l’insegnante di sostegno al Niccolini Palli. Un altro ragazzo mi rubò il cuore. Lui amava la musica. La musica era il suo mondo. La disabilità è la nostra incapacità di vedere attraverso i loro occhi”

NON CHIAMARMI ALUNNO H

NON CHIAMARMI ALUNNO H.

NON SONO UNA LETTERA.

SONO UNA PERSONA.

RIDO E PIANGO.

SOPRA OGNI ALTRA COSA SENTO.

VEDO E ASCOLTO CON GLI OCCHI DEL CUORE.

QUALCHE VOLTA VOLO VIA.

RAGGIUNGO ISOLE

CHE SOLO IO CONOSCO.

CHIUDO GLI OCCHI.

VEDO STELLE CHE FORSE

​NON SONO STELLE.

NELLA MIA OSCURITÀ BRILLANO.

SOGNO.

MI SENTO FELICE.

C’E’ MUSICA NEL MIO UNIVERSO.

VORREI FARTELA SENTIRE.

NON CHIAMARMI ALUNNO H.

NON SONO UNA LETTERA.

SONO UNA PERSONA.

Paola Mini

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