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La psicanalista Bobbioni per l’ultimo incontro di Hortus Conclusus

Martedì 15 Luglio 2025 — 11:05

L’ultimo appuntamento della rassegna estiva alla scoperta dell’Amore riserva al pubblico un incontro davvero da non perdere: nel giardino O.A.M.I. di Borgo San Jacopo sarà presente la psicanalista, saggista e studiosa di storia della moda Mariapia Bobbioni

L’ultimo appuntamento della rassegna estiva alla scoperta dell’Amore riserva al pubblico un incontro davvero da non perdere: nel giardino O.A.M.I. di Borgo San Jacopo sarà presente la psicanalista, saggista e studiosa di storia della moda Mariapia Bobbioni.

Autrice del fortunato volume L’abito fa il personaggio, dove la profondità dell’analisi si intreccia a una grande leggerezza, l’ultima ospite di Hortus Conclusus esplora da anni il territorio in cui psicanalisifemminilità e abito si incontrano. Dalla Bicocca al Politecnico, dalle riviste specialistiche alle tante collaborazioni, Bobbioni ha insegnato in diverse università italiane e ha saputo ritagliarsi uno spazio da “battitrice libera” nel panorama intellettuale del nostro paese. Nel suo nuovo libro in preparazione, La parola, il gesto e l’abito, l’autrice approfondisce il potere trasformativo della parola intesa non soltanto come parola analitica, ma come parola letteraria, incarnata, vivente. La volontà è quella di sottrarla all’astrazione: non abbandonare il linguaggio al suo ruolo freddamente analitico, ma anzi restituirgli carne, ritmo, fuoco — e farla agire ancora nel cuore dei corpi smarriti. Al centro resta il suo tema caro: la scelta estetica come scelta etica, la possibilità che il sintomo, se accolto e raccontato – con un gesto, e perché no, con un abito – possa tramutarsi in talento e riannodare i fili dell’identità. Riprendendo il filo di riflessioni originarie, Bobbioni torna così a indagare l’abito come estensione dell’inconscio, filo conduttore tra corpo, simbolico e reale. «Quando attraversiamo un momento di smarrimento e ci perdiamo – dice – non perdiamo solo l’orientamento ma anche la nostra identità. Ed è proprio nella parola, nella carnalità del quotidiano, che possiamo ritrovarla».

Con la grazia di chi attraversa discipline senza lasciarsi ingabbiare, Bobbioni condurrà i presenti in un viaggio attraverso la parola, anche attraverso le voci di scrittrici come Etty Hillesum, figure che hanno fatto proprio della parola uno strumento vivificante, capace di oltrepassare persino la morte.

Nel tempo della smaterializzazione digitale, dove il reale si fonde con l’immaginario e la corporeità rischia di dissolversi in una nuvola di pixel, Bobbioni vuole ricordarci che siamo ancora esseri narranti. E che l’umanizzazione passa, ostinatamente, dalla concretezza. Che sia la concretezza di un gesto, di un racconto o di un abito.

Mariapia Bobbioni vive e lavora a Milano e si interessa alla femminilità e ai linguaggi del corpo e dell’abito. Per molti anni supervisore a Parigi presso la AIHSP con il Dott. Alain De Mijolla, è socio fondatore di Nodi Freudiani, socio di Bastimenti, della Casa Verde Dolto e delle Arti e Tecniche Conversazionali. Si ricordano il libro L’abito fa il personaggioIl guardaroba del romanzo moderno (Lucchetti, Bergamo 1990), il libro Il Materno. “Mi domando che madre avete avuto…”, a cura di Mariapia Bobbioni (ETS, Pisa 2004) e il saggio When women speak their clothes talk in “Extravagances”habits of being 4, a cura di Giorgcelli e Rabinowitz, University of Minnesota press, Minneapolis London 2015. In questi ultimi ha intrapreso il progetto social Pensieri in libertà sulla pagina Instagram @mariapiabobbioni.

Pier Giorgio Curti è psicanalista, filosofo e saggista e dirige le strutture O.A.M.I. Livorno.

LA RASSEGNA. A partire dal 20 giugno l’O.A.M.I. di Livorno ha aperto le porte alla città: nello spazio incantato del giardino della struttura, in Borgo San Jacopo 134/A, ha preso il via la seconda edizione della rassegna di eventi titolata Hortus Conclusus – Le serate al giardino O.A.M.I..

L’iniziativa, il cui nome si ispira ai giardini chiusi medievali, simboli di riflessione e crescita, si propone di creare uno spazio aperto di dialogo, apprendimento e condivisione. Un invito a rallentare, ad ascoltare, a esplorare il mistero delle emozioni umane attraverso linguaggi diversi che si intrecciano e diventano comunicanti. «Hortus Conclusus è un luogo di resistenza e profondità in un tempo in cui il pensiero è spesso sacrificato alla velocità e all’efficienza – spiega il direttore scientifico della rassegna e dello stesso O.A.M.I., Pier Giorgio Curti – è un giardino in cui coltivare l’umano, anche simbolicamente. Livorno, con la sua storia e la sua sensibilità, è il luogo ideale per un progetto come questo: aperto, plurale, autentico».

Il tema al centro degli incontri di questa seconda edizione è l’amore, amore che può essere cura o ferita, amore che può farsi parola che salva o silenzio che lacera, amore fra spiritualità, desiderio, radice dell’umano. Cinque serate con cinque ospiti autorevoli, cinque prospettive per attraversare insieme i chiaroscuri di ciò che ci rende vulnerabili e vivi. Perché la complessità dell’amore non si lascia catturare da una sola disciplina, serve una polifonia. Il tutto nella cornice suggestiva di un hortus conclusus, un giardino nascosto, spazio simbolico per eccellenza della contemplazione e della ricerca interiore.

IL CENTRO. L’O.A.M.I. (Opera assistenza malati impediti) è attiva da decenni sul territorio livornese e offre sostegno alle persone svantaggiate e alle loro famiglie. I servizi offerti, sotto il cappello dell’Asl di Area Vasta, sono la Casa famiglia e il Centro diurno di socializzazione per adulti disabili psichici. È diretta dal dottor Pier Giorgio Curti.

Tutti gli appuntamenti si terranno alle 21:30, presso il giardino O.A.M.I. di Borgo San Jacopo 134/A, Livorno.

L’ingresso è gratuito, con l’obiettivo di favorire la più ampia partecipazione possibile; è gradita la prenotazione a [email protected], oppure allo 0586 813861 (dal lunedì al venerdì, ore 9.00–13.00).

Il progetto è promosso da O.A.M.I. con il contributo di CesvotComune di LivornoItineraLe Piantagioni del Caffè e Cassa di Risparmio di Volterra.

IL PROGRAMMA

  • Giovedì 17 Luglio – Maria Pia Bobbioni

L’amore per la parola come àncora dell’umanizzazione

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