La stanza di Agnese apre Scenari di Quartiere
Il primo appuntamento di questa decima edizione sarà venerdì 13 giugno alle 19,30 in piazza Magenta con Sara Bevilacqua in La stanza di Agnese, un monologo, un dialogo incessante tra lei e il marito Paolo Borsellino
Scenari di Quartiere, il festival di teatro di narrazione organizzato dalla Fondazione Teatro Goldoni compie dieci anni e si conferma un punto di riferimento per la città. Nato con l’obiettivo di avvicinare il pubblico al teatro attraverso una formula unica che porta gli spettacoli sotto casa, il festival, diretto da Fabrizio Brandi ed Emanuele Gamba, ha fidelizzato negli anni una comunità di spettatori appassionati, coinvolti non solo nella fruizione, ma anche nella riflessione critica sulle storie e sugli artisti che li hanno accompagnati. Il primo appuntamento di questa decima edizione sarà venerdì 13 giugno alle 19,30 in piazza Magenta con Sara Bevilacqua in La stanza di Agnese, un monologo, un dialogo incessante tra lei e il marito Paolo Borsellino, che continua tra le pieghe dei ricordi, con toni di tenerezza quando si tratta dei propri figli e di indignazione nei confronti dei traditori dello Stato.
2010. Agnese Piraino Leto in Borsellino, segnata da una terribile malattia, riceve una telefonata da parte dell’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga: “Via D’Amelio è stata da colpo di stato”. Poche parole che inevitabilmente fanno riemergere i ricordi di una vita, sin da quando, figlia del presidente del Tribunale di Palermo e immersa negli usi e costumi dell’alta borghesia palermitana, incontra per la prima volta Paolo, giovane pretore a Mazara del Vallo. Da questo momento parte la narrazione della sua crescita accanto al marito e della scoperta di una Palermo diversa, meno luccicante di quella a cui era abituata, ma forse più bella, anche se disgraziata, passando attraverso i primi anni di matrimonio e la nascita dei figli. Fino a narrare i momenti più bui, compresa la morte di amici e colleghi di Paolo; i rapporti con la scorta che diventa parte della famiglia; la difficoltà di accettare la situazione da parte dei figli. Ma anche l’altro lato di Paolo, quello giocoso e sempre pronto allo scherzo, al “babbìo”. Il lavoro nel pool antimafia accanto a Giovanni Falcone fino alla terribile morte di quest’ultimo. Infine il tradimento da parte di chi avrebbe dovuto combattere al suo fianco. Sono passati più di trent’anni dalla strage di Via D’Amelio. Una ferita ancora aperta nel cuore dell’Italia. Tante le indagini, i processi i depistaggi e le sentenze per una verità, forse, troppo dura da accettare. La nuova produzione Meridiani Perduti Teatro, nata dalla sinergia con la Scuola Antonino Caponnetto e vincitrice del progetto TRAC – Sezione Nuova Drammaturgia è dedicata al giudice Paolo Borsellino, nel trentennale della sua tragica scomparsa.
Di Sara Bevilacqua drammaturgia Osvaldo Capraro disegno luci Paolo Mongelli video Mimmo Greco grafica Studio Clessidra organizzazione Daniele Guarini Produzione Meridiani Perduti Teatro
Ingresso gratuito. Per maggiori info scenaridiquartiere.it
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