Libri. “Alois Alzheimer e Chiara. La nonna che non c’è”
Alla fine della giornata il messaggio che è passato non è stato solo il cupo esito di una malattia spietata ma anche quello di un raggio di luce che può arrivare dall'amore e dalla solidarietà di tutti noi
di Paolo Rognini
Il 21 febbraio in una sala gremita, nei locali del Cisternino di città, è stato presentato il libro di Giorgio Soffiantini. “Alois Alzheimer e Chiara. La nonna che non c’è”. Presenti Leonardo Apolloni assessore al sociale del Comune di Livorno e l’associazione AMAL, l’Associazione Malati di Alzheimer di Livorno che ha promosso l’evento.
Questa giovanissima associazione (si è costituita il 21 settembre scorso, proprio nella Giornata mondiale dedicata ai malati di Alzheimer) ha l’obiettivo di far conoscere la malattia ai cittadini livornesi, di aiutare i malati ma soprattutto di tendere una mano ai familiari perché non si sentano soli.
Il libro di Soffiantini è il diario dettagliato ma anche la la storia emotivamente toccante di un uomo che ha accompagnato la moglie fino alla fine. Il racconto dell’autore ha suscitato numerosi momenti di commozione da parte del pubblico.
Una storia di dolore e di sofferenza ma anche di amore da parte di un marito e di tutta la famiglia che è stata chiamata a combattere una dura battaglia contro una malattia progressiva, inesorabile.
In questa giornata l’autore, medico di base che alla scoperta della malattia della moglie ha abbandonato il lavoro per starle vicino, ha anche esposto alcuni tratti essenziali dell’Alzheimer per spiegare a tutti che cos’è e quali cure esistono al momento.
Ciò che è emerso con grande forza è l’inadeguatezza dei servizi pubblici, la loro insufficienza per trattare i sempre più numerosi pazienti.
Ed è per questo motivo che è stato fatto un appello a tutta la società civile affinché possa fare reteper coinvolgere le istituzioni, i presidi sanitari, la provincia, e tutti gli enti pubblici poiché, in gran parte dei casi, le famiglie si trovano sole nell’affrontare una situazione drammatica.
Alla fine della giornata il messaggio che è passato non è stato solo il cupo esito di una malattia spietata ma anche quello di un raggio di luce che può arrivare dall’amore e dalla solidarietà di tutti noi.
Il libro: Giorgio Soffiantini, Alois Alzheimer e Chiara. La nonna che non c’è, Cortina Editore, pp. 260.
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