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Libri. “Decanterone”, 21 racconti dedicati al vino

Martedì 26 Novembre 2019 — 16:45

Una pubblicazione a cura di QWERTY, laboratorio di scrittura creativa che ha al suo attivo nove antologie e una sfilza di premi vinti in diversi concorsi letterari

di Paolo Rognini

Presentazione, domenica 24 novembre alla libreria Feltrinelli in via di Franco, del libro Decanterone, un’antologia di racconti interamente dedicati al vino e pubblicato dalla casa editrice Erasmo.
Una pubblicazione a cura di QWERTY, laboratorio di scrittura creativa che ha al suo attivo nove antologie e una sfilza di premi vinti in diversi concorsi letterari. Presenti, alcuni dei numerosi autori, oltre ad un folto e curioso pubblico.
Ci raccontano gli autori: “Intanto questa antologia rappresenta una novità: il fatto non lo abbiamo ambientato a Livorno, come nei precedenti lavori, perché per parlare di vino si deve parlare di Toscana e non necessariamente di Livorno”.

Ed ecco il fatto. Colline toscane, una cantina hi-tech a Certaldo. Un gruppo di persone si trova lì per una degustazione di Sangiovese. Niente di originale ma… ad un certo punto capita un imprevisto: un virus informatico blocca la porta della cantina e costringe il gruppo a qualche ora di convivenza forzata. Tra claustrofobie e crisi di astinenza da smartphone, qualcuno pensa alle analogie con il Decamerone: Certaldo, la reclusione, la necessità di far passare il tempo, il virus del PC al posto del batterio della peste. Così, in attesa dell’apertura della porta, i “reclusi” si trasformano in novellanti e decidono di raccontarsi storie incentrate sul tema del vino.
Ventuno racconti che spaziano tra diversi generi letterari: dal noir al comico, dal racconto storico alla favola; e c’è spazio anche per una poesia. Come da tradizione, la raccolta ospita 8 contributi di ospiti esterni al laboratorio.

Ma perché proprio il vino? La risposta la dà Francesco Lomi, enologo di mestiere e una delle guest star dell’antologia. “Il vino e la narrativa si somigliano:si pensi alle analogie tra etichette e copertine, tra bouquet e incipit, tra retrogusto e quello che rimane di un libro dopo che lo si è letto”.

“Un’altra novità è il contesto in cui sono inseriti i racconti – dice Raffaele Palumbo, presidente di QWERTY – In omaggio a Boccaccio ci siamo inventati 21 novellanti che raccontano storie con voci diverse”.

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