Linee Continue arriva a Roma con la livornese Stefania Diaconu
Foto di Martino Chiti inviata nel comunicato stampa
Maria Cristina Rizzo, danzatrice e coreografa tra le voci più autorevoli della scena contemporanea, e la livornese Diaconu daranno vita a un’esperienza aperta al pubblico in cui la scena diventa territorio di possibilità
Linee Continue continua il suo viaggio. Dopo Novara e Napoli, la terza tappa del progetto approda a Roma, in collaborazione con Dominio Pubblico e La Città Ideale, ospite degli spazi del Teatro India dal 18 al 24 giugno. Grazie al sostegno del Fondo Beneficenza di Intesa Sanpaolo, il progetto si è esteso diventando un vero e proprio viaggio in tutta Italia: ogni tappa è un’occasione per far dialogare corpi, visioni e possibilità, attraverso la danza come pratica radicale di inclusione.
Programma:
18–24 giugno:
Residenza con Maria Cristina RIzzo e Stefania Diaconu
Laboratorio con Davide Valrosso rivolto alle persone con disabilità e ai loro caregiver con l’assistenza di Francesca Cola
24 giugno:
serata conclusiva del progetto con restituzione della residenza a cura della coreografa Maria Cristina Rizzo con Stefania Diaconu e la replica dello spettacolo “Sulla nostra pelle” di Davide Valrosso con talk finale con la presenza del Dott.Valerio Lazazzara psicologo del progetto, Prof. Alessandro Pontremoli esperto di danza e Stefania Lisi Guerra ideatrice del metodo MAT nella Globalità dei linguaggi.
Laboratori aperti
Anche a Roma Linee Continue propone tre giorni di laboratori di danza e movimento, rivolti a persone con disabilità e ai loro caregiver. Condotti da Davide Valrosso, con la collaborazione di Francesca Cola in qualità di assistente, questi incontri diventano uno spazio protetto e generativo, dove ogni gesto si trasforma in relazione e ogni corpo può esplorare nuove possibilità di espressione. Il percorso sarà accompagnato dalla presenza di uno psicoterapeuta, per garantire un’esperienza accogliente e profonda, dove ogni partecipante possa sentirsi riconosciuto e pienamente coinvolto.
La coreografa e il lavoro in residenza
Protagonista della tappa romana è Maria Cristina Rizzo, danzatrice e coreografa tra le voci più autorevoli della scena contemporanea. La sua ricerca attraversa la danza come spazio critico, dove il corpo diventa materia politica, forma, rottura e trasformazione. A Roma lavora in residenza con la livornese Stefania Diaconu, in un percorso di creazione site-specific. Insieme daranno vita a un’esperienza aperta al pubblico in cui la scena diventa territorio di possibilità: ogni corpo presente è un atto di resistenza, una narrazione viva che rompe gli stereotipi e afferma nuove modalità.
“Sulla nostra Pelle”: il movimento come memoria collettiva
A chiudere la settimana sarà la performance “Sulla nostra pelle”, a cura di Davide Valrosso, un lavoro che indaga il corpo come archivio vivente, luogo di stratificazioni, identità e trasformazione con i livornesi Tiziano Palese, Amedeo Maria Campanile, Giovanni Giudici e Marianna Sgherri. La danza diventa gesto condiviso, una traccia collettiva che attraversa il tempo e lo spazio, portando in scena l’unicità di ogni presenza. Le sonorità dal vivo di Daniele Gherrino e Federico Chiarofonte accompagnano lo spettacolo in un rito contemporaneo che connette artisti e pubblico in un’unica vibrazione, dove la differenza si fa forza generativa.
Interpreti:
Giovanni Giudici, Tiziano Palese, Marianna Sgherri, Stefania Diaconu, Davide Tagliavini, Davide Valrosso, Francesca Cola, Amedeo Maria Campanile.
Musica dal vivo: Daniele Gherrino (chitarra), Federico Chiarofonte (batteria).
Il talk: pensare con i corpi
Il 24 giugno, al termine della performance, ci sarà un incontro pubblico per aprire uno spazio di riflessione condivisa. Interverranno:
· Davide Valrosso ideatore del progetto e fondatore dell’Associazione Nina
· Stefania Lisi Guerra, ideatrice del metodo MAT nella Globalità dei linguaggi.
· Dott. Valerio Lazazzara, psicologo del progetto
· Prof. Alessandro Pontremoli, esperto di danza
Un momento per spostare lo sguardo e interrogarsi su come la danza possa aprire nuove prospettive, rompere gerarchie, generare pratiche di inclusione concreta.
Il progetto Linee Continue è creato da Davide Valrosso e Barbara Luccini.
Linee Continue non è solo un progetto artistico, è un’esperienza di comunità, un’occasione per ripensare il nostro modo di abitare il mondo, attraverso il corpo, il movimento, la relazione.
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