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Lungomare ad Arte, presentati i sei nuovi pannelli

Giovedì 3 Aprile 2025 — 16:21

Dai Quattro Mori a Villa Pendola salgono a 15 i pannelli totali (ciascuno con QR-code che mostra contenuti aggiuntivi sull’artista e sull’opera in questione, in italiano e in inglese e attraverso testi in comunicazione aumentativa e alternativa realizzati con l’aiuto di Autismo Livorno). I sei nuovi "landmark" sono dedicati a: Giovanni March, Voltolino Fontani, Renato Natali, Angiolo Tommasi, Gio Batta Lepori e Primo Conti

di Martina Romeo

“Lungomare ad Arte”, percorso di pannellistica inaugurato nel 2024 e realizzato sul lungomare di Livorno che segnala scorci labronici ritratti da importanti pittori livornesi e non, si arricchisce di altri sei landmark. Nato da un’idea della cooperativa Agave e della Fondazione Livorno – con il ” src=”https://www.quilivorno.it/wp-content/uploads/2025/04/b0e8013d-72c4-416c-8b0d-116f55ea0483.jpeg” alt=”” width=”292″ height=”219″ />patrocinio del Comune e la collaborazione di Fondazione Lem, Gruppo Labronico, Finestre sull’Arte, Autismo Livorno e di Play-QR.Com – il progetto mira a evidenziare le località della nostra costa significative per la storia dell’arte, con l’obiettivo di renderle sempre più riconoscibili al pubblico e, al contempo, valorizzarne la storia. “Questo è un progetto che ritengo particolarmente importante – ha tenuto a sottolineare Luciano Barsotti, presidente di Fondazione Livorno – Delle volte si ha la sensazione che l’arte sia rivolta solo a un particolare tipo di pubblico ma in una città come Livorno, che ha una grande tradizione artistica, non può essere così. Stiamo quindi cercando di dare a tutti la possibilità di avvicinarvisi, tutti devono avere il diritto di godersi questo genere di cose”. A questo scopo, ciascun pannello esibirà un QR-code che, una volta scansionato, mostrerà contenuti aggiuntivi sull’artista e sull’opera in questione, in italiano e in inglese. Per rendere l’itinerario ancora più accessibile, le informazioni saranno presentate anche attraverso testi in CAA (comunicazione aumentativa e alternativa) realizzati con l’aiuto di Autismo Livorno, la cui presidente Sandra Biasci era presente all’evento: “quando ci hanno proposto di realizzare una comunicazione immediata per qualsiasi persona abbiamo subito accettato. È una soddisfazione immensa”. La totale fruibilità della cultura è un aspetto evidenziato anche da Jacopo Suggi e Michele Pierleoni. Quest’ultimo ha aggiunto: “La cultura non può essere data per scontata. Questo è un progetto di alfabetizzazione per le giovani generazioni e, attraverso i QR-code, di ampliamento dell’offerta visiva e dei contenuti. L’interesse va oltre la città, si tratta di riappropriarsi delle opere, di permettere alla cittadinanza di entrare in contatto con i tesori che sono nei ‘depositi’. Un’iniziativa che può essere vista come una presa di coscienza del nostro territorio”. Con l’aggiunta dei sei nuovi pannelli ai nove già esistenti l’itinerario si estenderà fino a sette chilometri, sviluppandosi lungo il litorale dai Quattro Mori fino ad Antignano, nei pressi di Villa Pendola. I nuovi cartelli coinvolgono nuovi protagonisti della storia artistica della città: Giovanni March, Voltolino Fontani, Renato Natali, Angiolo Tommasi, Gio Batta Lepori e Primo Conti. “Con i nuovi ingressi di quest’anno, miriamo ad accrescere sempre di più la volontà di far conoscere le bellezze del nostro lungomare con quadri dipinti da artisti di grande fama come il Fattori, ma il percorso è veramente variegato e ricco di tratti da riconoscere e collocare nelle varie dimensioni del tempo – è intervenuta Elena Spagnoli, rappresentante della Cooperativa Agave – Questo non è un semplice itinerario, ma è anche un percorso didattico per le scuole e per visite guidate. Le persone che hanno interagito con i QR-code sono già tante e non solo italiane, soprattutto grazie ai contenuti in lingua inglese: un qualcosa che ci permette anche di fare un’analisi dei flussi turistici della nostra città”. Le opere selezionate, e rappresentate, provengono dalle collezioni civiche della città (Museo Fattori e Fondazione Livorno) e da prestigiose collezioni nazionali, come quelle di Palazzo Pitti a Firenze, del Museo del Divisionismo di Tortona e del Museo Primo Conti di Fiesole.

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