Massimo Carboni e Gino Sabatini Odoardi ad Hortus Conclusus
Nel giardino del centro O.A.M.I. di Borgo San Jacopo il quarto incontro della rassegna curata dallo psicanalista Pier Giorgio Curti: giovedì 8 luglio ci sono il docente Massimo Carboni e l’artista Gino Sabatini Odoardi
Questa livornese del 2024 si conferma sempre più un’estate vivacissima, ricca di eventi interessanti, capaci di attrarre grandi quote di pubblico: non fa eccezione la rassegna Hortus Conclusus, che continua a macinare un successo dopo l’altro. L’incontro in programma questa settimana, il quarto per la precisione (ore 21:30), vedrà dialogare il filosofo e docente di estetica Massimo Carboni e l’artista di fama internazionale Gino Sabatini Odoardi. I due ospiti accompagneranno i presenti nel labirinto delle arti contemporanee, alla ricerca di un alfabeto utile per decifrare la complessità del linguaggio artistico, anche attraverso la proiezione di alcune opere dello stesso Sabatini Odoardi. Un’ottima occasione per rinfrescarsi le idee nel verde del giardino del Centro O.A.M.I..
Massimo Carboni è docente di Estetica e da tempo si occupa soprattutto dei rapporti tra filosofia e arti moderno-contemporanee, tanto da essere più volte invitato a tenerne alcune lectio magistralis al Festival della Filosofia di Modena. Tra le sue opere Il Sublime è Ora. Saggio sulle estetiche contemporanee (Castelvecchi, 1993), Non vedi niente lì? Sentieri tra arti e filosofie del Novecento (Castelvecchi, 1999), L’ornamentale. Tra arte e decorazione (Jaca Book, 2000), L’occhio e la pagina. Tra immagine e parola (Jaca Book, 2002), La mosca di Dreyer. L’opera della contingenza nelle arti (Jaca Book, 2007), Di più di tutto. Figure dell’eccesso (Castelvecchi, 2009), Analfabeatles. Filosofia di una passione elementare (Castelvecchi, 2012), Il genio è senza opera. Filosofie antiche e arti contemporanee (Book, 2017), Malevič l’ultima icona. Arte, filosofia, teologia (Jaca Book, 2019). Ha curato la nuova edizione di alcune tra le opere di Gillo Dorfles, Cesare Brandi, Gilles Deleuze-Félix Guattari, Theodor Adorno.
Gino Sabatini Odoardi è un artista unico nel panorama italiano e internazionale: utilizza una tecnica definita “termoformatura in polistirene” per realizzare gran parte dei suoi lavori ed è proprio l’appropriazione di questo processo materico che lo rende uno degli artisti più interessanti della sua generazione, poliedrico, ma con solidi riferimenti all’arte concettuale. Il suo lavoro è presente in numerose collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Nel 2011 è stato invitato alla 54° Biennale di Venezia; nel 2023 Maretti Editore ha pubblicato un volume a lui dedicato, dal titolo Gino Sabatini Odoardi. Tra le pieghe del dubbio, a cura di Claudio Libero Pisano e Adriana Polveroni. Dal 2017 è docente di Plastica ornamentale presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone.
Pier Giorgio Curti è psicanalista, filosofo e saggista e dirige le strutture O.A.M.I. Livorno.
L’ingresso sarà gratuito ma è fortemente gradita la prenotazione telefonando la mattina allo 0586-813861 o inviando una mail a [email protected].
LA RASSEGNA. A partire dal 20 giugno l’O.A.M.I. di Livorno ha aperto le porte alla città: nello spazio incantato del giardino della struttura, in Borgo San Jacopo 134/A, ha preso il via una rassegna di eventi titolata Hortus Conclusus – un giardino di cultura e intrattenimento per tutti.
L’iniziativa, il cui nome si ispira ai giardini chiusi medievali, simboli di riflessione e crescita, si propone di creare uno spazio aperto di dialogo, apprendimento e condivisione.
I giovedì nel giardino O.A.M.I. regalano alla città conferenze sulla fotografia, sull’arte, sulla filosofia, sulla musica, sul teatro e sulla cultura classica e riuniscono una variegata schiera di professionisti e intellettuali conosciuti e apprezzati: dall’attore comico Paolo Migone al fotografo ed ex assessore alla cultura del Comune di Livorno Serafino Fasulo, dal filosofo e docente di estetica Massimo Carboni all’artista di fama internazionale Gino Sabatini Odoardi, dallo storico di diritto romano Aniello Parma al regista teatrale e insegnante di liceo Lamberto Giannini, per finire con il musicista e musicologo Marco Lenzi e lo stesso direttore scientifico della rassegna e direttore del centro O.A.M.I., lo psicanalista Pier Giorgio Curti.
Una miscela unica di competenze che dà vita a un programma ricco e stimolante, pensato per coinvolgere un pubblico eterogeneo e favorire l’integrazione di tutte le componenti della città: «Hortus Conclusus nasce dalla convinzione che la cultura e l’intrattenimento siano potenti strumenti di coesione sociale – afferma Pier Giorgio Curti – vogliamo dimostrare che l’apprendimento può essere divertente e accessibile a tutti, e che le risate condivise possono abbattere barriere».
IL CENTRO. L’O.A.M.I. (Opera assistenza malati impediti) è attiva da decenni sul territorio livornese e offre sostegno alle persone svantaggiate e alle loro famiglie. I servizi offerti, sotto il cappello dell’Asl di Area Vasta, sono la Casa famiglia e il Centro diurno di socializzazione per adulti disabili psichici. È diretta dal dottor Pier Giorgio Curti.
IL PROGRAMMA
Tutti gli incontri si terranno alle 21:30
- 8 agosto – Tra le pieghe dell’arte contemporanea
Massimo Carboni e Gino Sabatini Odoardi
- 22 agosto – A proposito dell’Hortus conclusus
Aniello Parma
- 5 settembre – Le forme del teatro
Lamberto Giannini
- 12 settembre – Quale musica nell’Hortus conclusus
Marco Lenzi
Hortus Conclusus è un invito a tutti i cittadini di Livorno e non solo: venite a coltivare insieme un giardino di idee, risate e comprensione reciproca. L’ingresso è gratuito per favorire la partecipazione più ampia possibile.
Per informazioni e/o prenotazioni 0586.813861
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