Minuti è un… Primatae nella musica con il suo Ep d’esordio “Radiomente”
Il nome Primatae prende spunto dalle scimmie "un po’ perché ironicamente sono abbastanza villoso – scherza Minuti raccontando la sua esperienza - e poi perché la scimmia rappresenta idealmente la nostra parte più viscerale, a volte spietata ma in definitiva più sincera di noi”.
L’Ep, che sarà pubblicato il 23 luglio, tratta il tema delle patologie psicologiche e cercherà di esprimere i disagi psicologici ed emotivi di chi vive la vita attraverso i filtri della malattia mentale
Un Ep d’esordio, in uscita il 23 luglio, dal titolo emblematico “Radiomente”, che vede il musicista livornese Carlo Minuti esordire con il nome d’arte “Primatae”.
Carlo Minuti, nasce a Livorno nel 1993, inizia a suonare da autodidatta il basso elettrico in adolescenza per poi iniziare a studiare contrabbasso jazz al conservatorio Mascagni.
Ha iniziato a muovere i primi passi nei live con la mia prima band (jolly Cinema) sciolta poi nel 2017, da lì inizia a muovermi come turnista strumentista in vari festival dentro e fuori Toscana e prende parte ad alcuni progetti live (banda jazz di Toni Cattaneo, qualche live con L’ottavo Padiglione etc…).
Da li a poco inizierà a coltivare l’esigenza di esprimere concetti tutti suoi ed emozioni differenti da quelle vissute fino a quel momento. Nasce così Primate, un nome d’arte che è venuto spontaneo e che rappresenta sia Carlo Minuti che il suo progetto artistico al quale si è unito un insieme di bravi musicisti (per l’EP in questione ha suonato unicamente con il chitarrista, perché la ricerca dei componenti della band era sempre in essere).
Il nome Primatae prende spunto dalle scimmie “un po’ perché ironicamente sono abbastanza villoso – scherza Minuti raccontando la sua esperienza – e poi perché la scimmia rappresenta idealmente la nostra parte più viscerale, a volte spietata ma in definitiva più sincera di noi”.
Il titolo dell’Ep è “Radiomente”, versione acustica (5 brani) e il singolo di uscita si intitola “Il tempo delle pere”.
L’Ep, che sarà pubblicato il 23 luglio, tratta il tema delle patologie psicologiche e cercherà di esprimere i disagi psicologici ed emotivi di chi vive la vita attraverso i filtri della malattia mentale.
“L’argomento è sempre più in sordina, di cui a nessuno fa piacere sentir parlare – spiega Minuti – un po’ per menefreghismo ed un po’ perché andando ad analizzare le molteplici varietà sintomatiche con cui vengono identificate certe malattie, c’è il rischio di sentirsi coinvolti personalmente all’interno di esse. L’album sarà caratterizzato da un mood viscerale e con pochi fronzoli, cantautorale e raccontato in Italiano. Parlerà della bipolarità, della depressione indotta dall’abuso di sostanze che come cornice ha l’impoverimento culturale che avanza sempre di più nella nostra società e colpisce senza ritegno”.
I ritmi ed i colori della musica saranno invece in netto contrasto con la “pesantezza” degli argomenti, come a ricordare che ogni tanto fa bene prendere le cose con leggerezza, che non è assolutamente sinonimo di banalità.
“Di fatto è un Ep nato e prodotto in tempi di quarantena, quindi con strumenti a portata di mano, restando coerenti con le possibilità della maggior parte dei musicisti – racconta l’artista – che non avendo a disposizione uno studio di registrazione o sale prove attrezzate, si sono dovuti arrangiare con quello che avevano in casa; nel mio caso, due chitarre, una per me ed una per Gabriele De Pasquale, il chitarrista che ha preso parte al progetto come chitarra solista e co-arrangiatore”.
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