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Goldoni, Mozart e Beethoven suonati dall’orchestra del Mascagni

Martedì 16 Aprile 2019 — 09:10

L’Orchestra del Conservatorio “Pietro Mascagni” di Livorno rinnoverà la sua apprezzata partecipazione martedì 16 aprile, alle 21, diretta dallo stesso maestro Lorenzo Sbaffi

Da oltre 14 anni è protagonista del Concerto di Capodanno al Teatro Goldoni, evento che rappresenta uno degli appuntamenti più seguiti della stagione: è l’Orchestra del Conservatorio “Pietro Mascagni” di Livorno che rinnoverà la sua apprezzata partecipazione ancora sul palcoscenico del Goldoni martedì 16 aprile, alle 21 diretta dallo stesso Maestro Lorenzo Sbaffi, già sul podio della compagine ad inizio anno. Violinista e compositore affermato, Sbaffi è direttore di ensemble e orchestre di prestigio in Italia, Europa, America Latina e Asia, con un vasto repertorio che spazia dal tardo barocco alla musica contemporanea, con una particolare vocazione per il sinfonismo classico-romantico mitteleuropeo e scandinavo.

La serata, inclusa nella stagione concerti (appuntamento fuori abbonamento) sarà aperta da una delle sinfonie più popolari di Wolfgang Amadeus Mozart, la “Haffner” K. 385, il cui brio e vivacità deriva dall’essere stata concepita inizialmente come Serenata, genere leggero e di intrattenimento: scritta per conto del ricco commerciante salisburghese Sigmund Haffner, che in passato aveva già commissionato a Mozart una serenata (la K. 250) in occasione delle nozze della figlia, la “Haffner” oltre che brillante, è opera di grande maturità espressiva e scrittura sapiente, capace di conquistare immediatamente l’ascoltatore.

Nella seconda parte un’altra partitura celeberrima come il Concerto n. 5 op.73 “Imperatore” di Ludwig van Beethoven, dove pianoforte e orchestra dialogano continuamente in uno scambio felice di temi e ruolo. Un capolavoro assoluto, considerato il più famoso nel suo genere, il Concerto “Imperatore” nacque in una Vienna duramente bombardata e occupata nel 1809 dal Bonaparte: “Intorno a me è tutto un tumulto caotico, null’altro che tamburi, cannoni e umane sventure di ogni tipo” scrisse Beethoven al suo editore il 26 luglio, che in questa concitazione lavorava al Quinto Concerto, nel quale il passo marziale e il carattere di fanfara di alcuni temi del primo movimento evocano echi del frastuono guerresco di quei mesi tumultuosi. Una partitura grandiosa, in cui si apprezzerà nella parte solista il pianista Maurizio Baglini che vanta una brillante carriera concertistica in sedi quali l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro alla Scala di Milano, San Carlo di Napoli, Salle Gaveau di Parigi, Kennedy Center di Washington, oltre ad essere ospite di festival internazionali prestigiosi; molto attivo in campo cameristico, direttore artistico e didatta, incide per importanti case discografiche e dal 2008 promuove il progetto “Inno alla gioia”, che lo porta a suonare in tutto il mondo la “Nona Sinfonia” di Beethoven/Liszt, con oltre cinquanta esecuzioni dal vivo.

Per apprezzare meglio il ricco programma musicale della serata, la Fondazione Goldoni invita il pubblico a partecipare alla “Guida all’ascolto” condotta dal prof. Daniele Salvini che si terrà lunedì 15 aprile, alle ore 17 presso la Sala Mascagni del Goldoni: saranno proposti all’ascolto ed alla visione alcune registrazioni celebri dei brani in programma, oltre a facili e coinvolgenti notizie sui compositori, il loro tempo ed opere.

INFO: 0586-20.42.90 oppure www.goldoniteatro.it.

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