Musica e memoria in cammino: a Livorno prende il via “Tracce Libere”, laboratorio sonoro contro le mafie
Venerdì 23 maggio 2025, dalle ore 15.00 alle 18.00, Villa Fabbricotti ospiterà la tappa introduttiva di un viaggio culturale e civile che promette di lasciare un segno: “Tracce Libere – Musica e memoria in cammino”
Venerdì 23 maggio 2025, dalle ore 15.00 alle 18.00, Villa Fabbricotti ospiterà la tappa introduttiva di un viaggio culturale e civile che promette di lasciare un segno: “Tracce Libere – Musica e memoria in cammino”. Un laboratorio che unisce creatività, impegno e memoria, pensato per chi già pratica la musica e sente il bisogno di mettere talento e sensibilità al servizio di una causa alta: raccontare le storie delle vittime di mafia, con particolare attenzione a quelle più significative per il territorio livornese.
Non si tratta solo di un laboratorio musicale, ma di un vero percorso di cittadinanza attiva e consapevole, promosso da Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, in cui le canzoni diventano strumenti per fare memoria, emozionare, coinvolgere e far riflettere. Il percorso inizierà ufficialmente il 7 giugno e proseguirà nelle settimane successive, con la precisazione delle date esatte, che verrà comunicata dagli organizzatori.
Musica come linguaggio della resistenza – L’obiettivo è chiaro: trasformare le storie di vittime innocenti delle mafie in canzoni che parlino a tutti, ma in particolare ai più giovani. Brani rispettosi del dolore e del coraggio che queste vicende portano con sé, ma anche capaci di trasmettere speranza, forza e futuro. Per questo, gli organizzatori chiedono ai partecipanti di sperimentare sonorità e testi che siano coinvolgenti, accessibili, cantabili insieme agli studenti e alle studentesse delle Scuole superiori livornesi.
Non è necessario che i brani siano tristi o solenni: lo stile musicale è libero e il tono può oscillare tra la malinconia e la gioia, per restituire tutta la complessità di chi, pur colpito dalla violenza mafiosa, continua a vivere nel ricordo e nella lotta. L’ambizione è quella di creare brani che possano diventare colonne sonore della resistenza civile contemporanea, come lo furono un tempo “Bella Ciao” o “Fischia il vento”.
Una Livorno che ricorda e resiste – Il laboratorio nasce anche con l’intento di dare continuità al lavoro che Libera porta avanti dal 2017 nelle scuole livornesi, dove l’informazione si fa laboratorio, relazione, emozione. “Tracce Libere” vuole essere una risposta creativa e collettiva a un fenomeno che ancora oggi minaccia la democrazia e la giustizia sociale: le mafie. E vuole farlo parlando una lingua che tutti possono capire: quella della musica.
La cittadinanza, gli artisti, i musicisti e i volontari sono invitati a partecipare alla tappa introduttiva del 23 maggio per conoscere il percorso, condividere idee e – perché no – iniziare a comporre le prime tracce libere di un’antimafia che cammina, canta e non si arrende.
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