Pari opportunità. Regione e Provincia insieme per gli “Stati generali”
Una serie di incontri in cui ad essere protagonisti saranno i sindaci o i componenti delle eventuali commissioni. Obiettivo, monitorare ed acquisire dati sulla tematica e rilevare i bisogni presenti e quelli futuri
Prendono il via, anche in città, gli “Stati generali delle pari opportunità”. Una serie di incontri, sia in presenza che online, tra Regione, Province e Comuni, con un duplice scopo: monitorare ed acquisire dati sulla tematica, in modo da analizzare eventuali disuguaglianze, e rilevare i bisogni presenti e quelli futuri. Una sinergia resa possibile dal connubio tra la Commissione pari opportunità della Regione Toscana e quella della Provincia di Livorno, rappresentate rispettivamente dalla componente Cinzia Simoni e dalla consigliera con delega Tania Caredda. “Parlare di pari opportunità a volte può sembrare teorico o troppo scontato – dice Simoni – In realtà, purtroppo, ce n’è ancora bisogno. Basti guardare come la pandemia ha gravato più sulle donne, maggiormente coinvolte nelle faccende domestiche, che sugli uomini. Nel momento in cui si applicano politiche che tengono conto di queste situazioni, la società ne trae beneficio. Visto che con il Pnrr sono arrivati una serie di strumenti capaci di portare davvero la parità anche in ambito lavorativo, è bene sfruttarli fin da subito”. Un’attività già attiva nei territori di Arezzo, Borgo San Lorenzo, Empoli, città metropolitana di Firenze, Grossetto, Prato e Siena, in cui ad essere protagonisti sono i sindaci dei vari Comuni coinvolti o un membro delle Commissioni pari opportunità, dove presenti. Prima tappa livornese, venerdì 6 luglio. “Quando siamo stati contattati eravamo ben lieti di aver ricevuto l’invito – afferma Caredda – Insieme alle altre Province ci siamo subito attivati per creare una rete di coordinamento utile ad unire gli enti. L’importanza di quest’evento ci dà l’opportunità di raccontare e condividere buone pratiche, ma anche di capire in che modo il nostro territorio lavori e qual possa essere la linea giusta da seguire. Avere una struttura il più possibile solida e compatta ci consente di creare una forza che può fornire segnali di sviluppo concreti, fondamentali per le generazioni future. L’obiettivo principale di questo progetto è renderci soggetti attivi”.
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