Radio Solaire. Radio Diffusion Rurale al Cinema 4 Mori
Il film documentario scritto e diretto dai registi livornesi Federico Bacci e Francesco Eppesteingher, sarà per la prima volta in sala a Livorno martedì 25 novembre alle 21 al Cinema Teatro 4 Mori (via Pietro Tacca 16): presenti in sala gli autori per incontrare il pubblico
Dare voce a chi non ha voce: la straordinaria storia di Giorgio Lolli, ex operaio e sindacalista bolognese, tecnico autodidatta delle radio libere, che negli oltre quarant’anni passati in Africa, installò più di 500 emittenti FM nel continente, arriva ora al cinema. “Radio Solaire. Radio Diffusion Rurale”, il film documentario scritto e diretto dai registi livornesi Federico Bacci e Francesco Eppesteingher, sarà per la prima volta in sala a Livorno martedì 25 novembre alle 21 al Cinema Teatro 4 Mori (via Pietro Tacca 16): presenti in sala gli autori per incontrare il pubblico.
Prima della proiezione, ci sarà l’evento speciale “Radio Solaire Métropolitaine” presso i Magazzini Generali a Livorno, a cura di Carico Massimo, con il momento di riflessione su radio di frontiera, cultura popolare e pratiche di diffusione dal basso con gli autori del film Federico Bacci e Francesco Eppesteingher. Appuntamento sempre martedì 25 novembre (in via della Cinta Esterna 48/50), dalle 17.30 con “Etere africano”, apertura mostra e installazione sonora, a seguire alle 18 il talk con gli autori “Radiofonia di Base e Comunità Sonore” e alle 19 al via “Dischi africani/referenze europee”, sessione musicale di e con Simone Soldani.
Prodotto da Materiali Sonori Cinema, con produzione esecutiva a cura di Kiné Società Cooperativa, il film è stato realizzato grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia Romagna Film Commission e con il contributo del PR FESR Toscana 2021 – 2027 messo a disposizione dalla Regione Toscana, ed è stato dichiarato come Green Film (www.green.film). Arriva ora in sala con la distribuzione di OpenDDB, dopo l’anteprima assoluta al 21° Biografilm Festival a Bologna.
Giorgio Lolli, bolognese, rivoluzionario delle onde radio, è uno dei nomi più famosi in Africa: un lasciapassare, un volto e una figura riconosciuta da tantissimi ragazzi di ieri, oggi professionisti o appassionati delle radiocomunicazioni, attivisti per la libera informazione. Negli ultimi quarant’anni, infatti, ha dato vita a oltre 500 emittenti nel continente africano. In Italia, lo conoscono – ancora – in pochi: “Radio Solaire” racconta la sua storia e quella delle comunità che, grazie alle sue radio, hanno trovato voce, identità e libertà. Il documentario è un viaggio che parte da Bologna e attraversa l’Africa subsahariana, seguendo le onde radio come filo conduttore di riscatto, identità e libertà, e che restituisce per la prima volta in forma cinematografica la portata dell’impresa politica e umana di Giorgio Lolli. Grazie a un’intuizione tanto semplice quanto rivoluzionaria – utilizzare piccole tecnologie a basso costo e alla portata di tutti come i trasmettitori a bassa potenza – Lolli è il primo a installare radio FM in Africa, dal Togo al Mali, dal Senegal al Burkina Faso fino alle comunità più isolate. È anche grazie al suo lavoro che le “rural radio” si diffondono in buona parte del continente africano, diventando strumenti fondamentali per l’alfabetizzazione e il libero scambio di idee e pensieri. Ma Giorgio Lolli non è stato solo un tecnico, nei quarant’anni passati in Africa, riesce anche a fondare scuole gratuite per radiotecnici, formando generazioni di giovani che oggi gestiscono le proprie emittenti in autonomia.
Il film intreccia due linee narrative: da una parte il racconto dell’impresa ‘rivoluzionaria’ di Giorgio Lolli, ricostruita attraverso i suoi tanti materiali d’archivio, accuratamente selezionati dagli autori, e le voci di chi ha condiviso con lui questo lungo percorso; dall’altra, un viaggio attraverso il Senegal che ha come protagonista Abdrahmane Cissoko, suo allievo e collaboratore, impegnato a realizzare quella che sarà l’ultima radio del ‘maestro’, in una zona di confine tra Senegal, Mali e Mauritania, pensata per i giovani migranti africani.
Il film si chiude in Italia, con la creazione di Radio Solaire Livorno, una radio pirata dedicata a una comunità multietnica toscana. Un epilogo che suggella un ponte ideale tra Africa e Italia e che segna la continuità di un’esperienza capace di attraversare i confini geografici e culturali grazie alla forza semplice e rivoluzionaria delle onde radio. Il progetto Radio Solaire è stato sostenuto da Carico Massimo, all’interno del progetto Ore d’Aria di On Air nel 2021 che ha reso possibile l’ultima radio pirata realizzata da Giorgio Lolli, in Piazza Garibaldi a Livorno, per la comunità che la abita. La realizzazione è stata il culmine di una due giorni dedicata alla radio ed a Giorgio Lolli, in cui è stata presentata la sua opera al Museo della città, realizzato un workshop di montaggio radio tenuto da Lolli e inaugurata la radio che ha trasmesso per una intera giornata.
La colonna sonora è a cura di Massimo Carozzi, con registrazioni d’epoca raccolte dallo stesso Lolli ad arrangiamenti e composizioni originali a cura di Simone Soldani. Il film realizzato in collaborazione con lo stesso Giorgio Lolli, purtroppo scomparso nel 2023, e Abdrahmane Cissoko, e vede il contributo di Massimiliano Bartolini per il montaggio e Lino Greco e Ruben Lagattolla per la fotografia.
Il film segna anche la prima collaborazione cinematografica tra i due autori, entrambi di origine livornese: Federico Bacci, regista, sceneggiatore e autore radiofonico, ha scritto, tra gli altri, il soggetto di B.B. e il cormorano ed è co-regista del documentario Elio Petri. Appunti su un autore, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, al MoMA di New York e al festival di Annecy, oltre a dirigere la residenza artistica GuilmiArtProject. Francesco Eppesteingher, art director, grafico e illustratore, ha collaborato con artisti come Blu, DEM, Run, Ericailcane, e curato costumi e scenografie per documentari tra cui The Diabolikal Super-Kriminal; è autore, inoltre, della grafica di Kemp di Edoardo Gabbriellini e co-fondatore del festival Margini.
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