Uovo alla Pop, svelato il mistero: nessun Modigliani autentico. Ecco la mostra di Illustre Feccia
Un'operazione di marketing che aveva portato moltissimi a credere nell'idea di una riscoperta. L'esposizione propone invece un Modigliani in versione differente, sovvertito, per lanciare un messaggio preciso
“Qui non c’è alcun Modigliani”. Sono queste le parole, forse neanche troppo inattese, con cui Viola Barbara, colonna portante della galleria d’arte Uovo alla Pop ha aperto la conferenza stampa dedicata alla mostra “Modigliani – Canzonata Bohèmien”. Un mistero, quello della presenza di un Modigliani autentico, che per giorni e giorni ha “tormentato” i pensieri di artisti e appassionati, e non solo, attraverso una campagna social di forte impatto per cui, il 3 febbraio, sulla pagina della Galleria era apparsa un’immagine raffigurante il retro di un quadro firmato da Amedeo Modigliani. “Ovviamente – prosegue – siete tutti vittime di una beffa. Ma se abbiamo fatto questo, un motivo c’è”.
L’esposizione non si discosta del tutto dal grande artista labronico, ma ne offre una visione differente attraverso le opere sovversive di Illustre Feccia, curate da Alessia Tommasini. “Uno scherzo – continua Barbara entrando nel dettaglio – che porta ad una riflessione che già Froglia aveva insinuato in noi quando creò quella testa che tutti credettero vera. Un’operazione di marketing per la quale abbiamo sfruttato il genio di Modì per portarvi a vedere un’esposizione che lo distorce, e lo fa sovvertendolo con la volontà di parodiare e travolgere loghi, brand e messaggi pubblicitari. Una sovversione che tuttavia risulta amorosa, che lo cita e lo omaggia allo scopo di mostrare il consumismo”.
Una volontà quindi, quella del progetto, di riappropriarsi del Modì autentico, quello alcolizzato, drogato, amante dell’Espressionismo e della filosofia tardo romantica. “Quella di Illustre Feccia – spiega la curatrice Tommasini – è un’arte che viene dalla strada con lo scopo di sovvertire i messaggi giocando sul paradosso surrealista per offrire una visione forte, a volte persino ripugnante, ma che fa riflettere. L’autore sperimenta varie tecniche, tra cui alcune notissime con l’olio o l’acrilico, quindi non è detto che chi lavora in strada non possa poi esporre in un’altra forma”. Nel corso della presentazione un misterioso personaggio con il volto coperto da una maschera (l’artista? chi lo sa) è comparso pronunciando le seguenti parole: “Io sono Modigliani e sono tornato nella mia città perché troppe volte ho visto usare la mia immagini per vendere di tutto. Nello specifico, sono tornato per una mostra che parla di me in un altro modo in cui io sono diventato e cioè Amazon. Vi ringrazio e godetevela”. Insomma, un pomeriggio davvero goliardico per presentare un’esposizione visitabile gratuitamente fino al 18 marzo. Ma una cosa, viene da chiedersela: lo scherzo iniziale era davvero necessario?
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