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Visite notturne in Sinagoga

Venerdì 29 Luglio 2022 — 13:22

La moderna Sinagoga di Livorno è uno splendido esempio di architettura religiosa ispirata allo stile razionalista. L’autore Angelo Di Castro utilizzando forme geometriche, materiali semplici, vetri colorati, aperture e fessure ha realizzato un tempio di luce, mutevole con le stagioni e con lo scorrere delle ore

Sabato 30 luglio alle 22 visita guidata in Sinagoga. Costo euro 10,00 a persona, gratuito sotto i 12 anni. Necessario prenotare al 339-85.60.212.
Con questo caldo, tornano le visite notturne nei siti ebraici, per godere appieno di tutto ciò che Livorno può offrire: mare, sole, natura ed una storia tutta da scoprire.
Una città giovane, nata poco più di quattro secoli fa, da uno spregiudicato e ambiguo progetto politico, economico ed urbanistico dei Granduchi della Toscana, che grazie alla loro lungimiranza hanno creato una città portuale, cosmopolita, ricca di contaminazioni e influenze culturali. Qui si è sviluppato il commercio globale dell’età moderna, grazie agli Ebrei della diaspora sefardita.

Livorno, può essere, per questo un luogo da cui partire per approfondire la cultura ebraica, o per tornare alle proprie radici.

La moderna Sinagoga di Livorno è uno splendido esempio di architettura religiosa ispirata allo stile razionalista. L’autore Angelo Di Castro utilizzando forme geometriche, materiali semplici, vetri colorati, aperture e fessure ha realizzato un tempio di luce, mutevole con le stagioni e con lo scorrere delle ore.

L’esterno monumentale, grigio, spigoloso, contrasta con l’interno luminoso, accogliente e armonico. Edificio simbolo dell’ebraismo post Shoà conserva la memoria  e al contempo la rinascita della comunità ebraica di Livorno.

Inaugurato il 23 ottobre del 1962  sorge sulle macerie dell’antica Sinagoga distrutta dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale. E’ un edificio ricco di simboli: la forma modellata nel cemento armato simula la Tenda del deserto simbolo dell’Esodo, quindi della “libertà”. L’interno è caratterizzato da un’ampia aula ovale dove si articola una platea, al centro della quale, secondo il rito sefardita,  è posta la Tebà realizzata con marmi recuperati dai resti  della vecchia Sinagoga a testimonianza dell’antico splendore del Tempio perduto. Di fronte alla Tebà è collocato un Ekhal di legno dorato, settecentesco recuperato dalla Sinagoga di Pesaro. Il matroneo è posto al primo piano alle spalle della Tebà, vi si entra da due scale laterali, è protetto da una balaustra in alluminio anodizzato che simula una serie di menorà. Nella parte absidale alta, orientata ad est, è inserita una vetrata di colore rosso che riflette all’interno una cromatica a memoria dell’Olocausto. Le tre “cappe” che sovrastano i tre portali sono state realizzate dello scultore Gino Marotta di Napoli.

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