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Aci Livorno: “Criticità delle rotatorie lungomare: troppe strettoie”

Mercoledì 1 Giugno 2022 — 18:41

Nella rotatoria di via Grande/Piazza del Pamiglione, i mezzi provenienti dalla Cinta esterna e dalla rotatoria di S. Trinità, da procedere su due corsie di marcia si trovano a essere incolonnati in direzione sud su un’unica corsia di scorrimento, essendo stata adibita la preesistente corsia di marcia a pista ciclabile con relativo marciapiede. E’ stata creata una strettoia che rappresenta l’inizio dell’ingorgo e degli estenuanti rallentamenti successivi (e precedenti).

E’ appena il caso di ricordare che il tratto di pista ciclabile in oggetto, che peraltro nel suo proseguimento subisce brusche interruzioni, è utilizzato da un numero estremamente esiguo di ciclisti, di norma del tutto insignificante per gran parte dei mesi dell’anno. Tale statistica può essere facilmente verificata, anche senza il prezioso aiuto di droni o altri mezzi tecnici. E’ francamente sconcertante trovarsi incolonnati con estenuanti ‘stop and go’ al fianco di un tratto di pista ciclabile sostanzialmente deserta.

Analoghe considerazioni possono essere formulate per la rotatoria di Piazza Giovane Italia:in questo caso, è opportuno ricordare che non più tardi dello scorso 18 Maggio, un minuscolo ‘cantierino’ aperto necessariamente per ovviare a un guasto elettrico improvviso (transennando l’area di una buca di circa 3,5 metri per 2, peraltro al di fuori della carreggiata di marcia) ha creato disagi e caos nella circolazione per parecchie ore. Non è comunque mancato, nella migliore tradizione livornese, l’aspetto comico e grottesco: in alcune dichiarazioni rilasciate è stato posto in evidenza che non vi era stato un preventivo avvertimento.

Nella rotatoria di Barriera Margherita, gli alti marciapiedi curvati che s’inseriscono in maniera imponente e sinuosa sulla traiettoria dei mezzi in arrivo, rappresentano oggettivamente un ostacolo pericoloso. La fermata dell’autobus all’interno della rotatoria stessa, di assai dubbia e discutibile legittimità, rappresenta un  elemento di pericolo aggiuntivo.

Come più volte ribadito, riteniamo che nel percorso di cui parliamo, strada di scorrimento a elevato flusso di traffico (anche se non ufficialmente definita in tale modo), dovrebbero essere garantite sempre e comunque due corsie di marcia in entrambe le direzioni (o comunque uno spazio analogo).

Virgilio Marcucci, presidente Commissione Tutela Diritti Automobilisti  ACI Livorno

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