Confcommercio e Confesercenti: “Movida, servono soluzioni equilibrate”
Il direttore Ciapini: "Servono regole chiare, controlli mirati e un confronto costante tra istituzioni, categorie economiche e cittadini, per individuare soluzioni efficaci e sostenibili"
Confesercenti e Confcommercio della provincia intervengono sul tema della gestione della vita notturna e delle attività di intrattenimento, ribadendo la
necessità di un approccio equilibrato, capace di coniugare sicurezza, qualità della vita e tutela del lavoro. “Il commercio di prossimità e le microimprese rappresentano un presidio fondamentale per la vitalità economica e sociale della città”, afferma la presidente di Confcommercio Livorno, Francesca Marcucci. “Le attività che animano i nostri quartieri non sono un elemento di disturbo da eliminare, ma una risorsa da governare con buon senso e responsabilità. Senza negozi, pubblici esercizi e piccole imprese, i centri urbani si svuotano e perdono identità, relazioni e sicurezza”. Marcucci sottolinea come sia necessario evitare contrapposizioni sterili: “La convivenza tra residenti, imprese e frequentatori della città si costruisce attraverso il dialogo e soluzioni condivise, non trasformando i piccoli imprenditori in un bersaglio. Dietro ogni attività ci sono lavoratori, spesso famiglie, che contribuiscono quotidianamente all’economia locale e alla qualità dello spazio urbano”.
Sulla stessa linea il direttore provinciale di Confesercenti, Alessandro Ciapini: “Le dinamiche legate alla movida e al tempo libero richiedono strumenti di governo, non risposte emergenziali o esclusivamente restrittive. Servono regole chiare, controlli mirati e un confronto costante tra istituzioni, categorie economiche e cittadini, per individuare soluzioni efficaci e sostenibili”. “La sicurezza e il diritto alla tranquillità – prosegue Ciapini – sono valori imprescindibili, ma vanno tenuti insieme al diritto al lavoro e alla funzione sociale delle imprese. Penalizzare indiscriminatamente le attività economiche non risolve i problemi e rischia di spostare altrove fenomeni che vanno invece gestiti in modo strutturale”. Confcommercio e Confesercenti ribadiscono infine la disponibilità a collaborare con le istituzioni e tutti i soggetti coinvolti: una città viva, regolata e responsabile è un obiettivo comune, che può essere raggiunto solo attraverso equilibrio, ascolto e una visione condivisa dello sviluppo urbano.
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