Deborah, la USL Toscana nord ovest risponde alla lettera

A seguito della lettera inviata da Deborah a QuiLivorno.it il 9 ottobre in cui, spiega, ha partorito la sua seconda figlia senza vita al quinto mese di gravidanza a causa di un aborto spontaneo. “Vorrei proporre un’ala distinta nel reparto per non stare a contatto con chi, senza cattiveria o invidia, avrà la fortuna di partorire un bambino con un cuore che batte. Ringrazio di vero cuore ogni medico ostetrica e operatore per l’empatia” l’Azienda USL Toscana nord ovest risponde quanto segue: “L’azienda si stringe attorno alla signora Deborah comprendendo bene la complessità di una situazione dolorosa come quella che ha vissuto e rinnovando le condoglianze per il lutto affrontato. Il personale, come da lei stessa sottolineato, ha provato in tutti i modi ad alleviare le inevitabili conseguenze, anche psicologiche, che una esperienza di questo tipo si porta dietro. Purtroppo limitazioni strutturali di un ospedale che ha oltre 90 anni non permettono di riservare settori distinti per queste specifiche situazioni, così come lei avrebbe desiderato. Per venire incontro alle legittime esigenze della signora le è stata riservata una camera ad uso esclusivo in modo da non soggiornare con altre donne che stavano vivendo un’esperienza così diversa dalla sua. Le sue indicazioni e i suoi ringraziamenti al personale saranno sicuramente uno stimolo prezioso per continuare ad offrire un servizio che risponda al meglio alle esigenze delle nostre pazienti”.