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Fabi: ciclo di incontri su impatto e conseguenze del Covid

Martedì 23 Giugno 2020 — 09:21

La pandemia ha posto dei problemi tecnico-organizzativi “nuovi” a tutti i livelli, sociali, politici ed economici, anticipando processi che spesso a malapena si intravedevano e accelerandone i tempi di applicazione. Il Sindacato è stato sollecitato nel vigilare e nel trovare accordi che permettessero di gestire e tutelare da un lato la professionalità e dall’altro la salute e la sicurezza dei colleghi, che sono stati obbligati a garantire i propri servizi, in quanto attività essenziali, insieme ad altre categorie, attivandosi fin da subito per raggiungere questo obiettivo e per verificare che le intese raggiunte fossero rispettate. Purtroppo, sia nella fase iniziale che in quella più acuta, le informazioni frammentarie e spesso discordanti degli esperti, la difficoltà nel reperire mezzi di protezione (mascherine, disinfettanti, plexiglass, ecc.), le disposizioni operative emanate dalle banche spesso non in linea con le norme legislative, hanno sicuramente reso più difficoltoso e angosciante il lavoro dei colleghi. Come da tempo sottolineiamo, inoltre, anche in questa fase emergenziale, l’atteggiamento di molti mass media ha accentuato la gravità delle situazioni, facendo ancora una volta confusione fra la figura del bancario (colui che lavora in banca) e quella del banchiere (il datore di lavoro). Questo equivoco, combinandosi con una situazione finanziaria sempre più problematica, con le riduzioni del personale perpetrate negli anni passati ha determinato tensioni che, nei casi più gravi, sono sfociate anche in scontri fisici tra gli addetti delle filiali e la clientela. Ma l’emergenza Covid ha anche accelerato, nostro malgrado, l’applicazione di modalità lavorative nuove, snaturandone le peculiarità. Ci riferiamo soprattutto allo smart working che da modalità sperimentale con applicazioni minimali, che stava cominciando a prendere piede nelle nostre aziende bancarie, quale strumento di conciliazione dei tempi vita – lavoro (work-life balance), è diventato una modalità obbligatoria per poter gestire in sicurezza la vita familiare, lavorativa e scolastica.
Da strumento volontario per un numero definito di giornate lavorative a modalità obbligatoria, per il numero di giorni stabilito dall’azienda, con mezzi informatici molto spesso personali…
Dall’euforia iniziale di trovarsi finalmente un po’ a casa, a vero e proprio obbligo, subito e non scelto, magari dovendo gestire insieme lavoro, didattica a distanza (D.A.D.) e chi più ne ha più ne metta, ognuno chiaramente con la propria piattaforma informatica…
Cosa ha comportato, cosa comporterà tutto nel mondo del lavoro in generale, nel settore bancario in particolare? Quali conseguenze a livello psicologico saremo chiamati a vivere e ad affrontare nei prossimi mesi? Perché se non sappiamo quando finirà l’emergenza Covid, abbiamo però la certezza che i cambiamenti ad essa legati ci accompagneranno per lungo tempo. Per esser pronti e preparati a fronteggiare i problemi futuri e a supportare i colleghi che ne avessero necessità, vogliamo conoscere a fondo le normative e le ripercussioni legali e vogliamo anche dotarci di strumenti idonei, fatti di nuove e buone prassi comportamentali. “Emergenza, Cambiamento, Adattamento e Smart Working “ è il titolo di una serie di incontri dedicati ai dirigenti sindacali FABI, organizzato dal s.a.b. di Livorno, che sarà tenuto con la collaborazione della dottoressa Chiara Del Nero, psicologa e psicoterapeuta, e dall’avvocato Paolo Mascitelli. Il primo incontro ha avuto luogo il 17 giugno al caffè letterario “Le Cicale Operose”. La dottoressa Del Nero ha parlato della pandemia, una tragedia multidimensionale che ha colpito il mondo intero in maniera imprevedibile e violenta, e ha fatto un excursus sugli “ingredienti” che possono aiutare a superare una tale crisi.
L’avvocato Mascitelli, ha illustrato la normativa vigente sullo “smart working”, partendo dalla legge 22/5/2017 N. 81, art. 18 – 24 e poi esaminando quanto previsto nel nuovo CCNL ABI e i vari accordi aziendali vigenti nel settore, mettendo in luce le discrasie rispetto a quanto invece fatto nella fase del lockdown nelle banche, in ottemperanza dei vari decreti dello stato e delle ordinanze regionali e comunali. Il dibattito successivo è stato ampio e proficuo, andando anche a condividere le esperienze personali dei colleghi degli istituti di credito presenti sulla piazza.

Sindacato Autonomo Bancari di Livorno

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