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Il neo sindaco non dimentichi l’acquedotto Leopoldino

Lunedì 27 Maggio 2019 — 11:36

L’Acquedotto Leopoldino verte in condizioni disastrose. Dopo anni di incontri dell’associazione Salviamo il Salvabile con la Soprintendenza di Pisa e le varie amministrazioni competenti, cioè i comuni di Livorno e Collesalvetti, pochi sono stati i risultati, infatti la struttura si è deteriorata ulteriormente ed è aumentata la sua instabilità. Per questo motivo Salviamo il Salvabile, l’associazione per la tutela dei beni ambientali, culturali e storici nel Comune di Collesalvetti, ha invitato tutti i candidati sindaco e consiglieri comunali alle prossime elezioni amministrative di Livorno e Collesalvetti a rendersi conto di persona della situazione. Così, sabato 11 maggio, al mattino, i soci dell’associazione hanno incontrato i partecipanti a Parrana S. Giusto, nella piazzetta davanti alla chiesa. Il tratto dell’acquedotto che è stato prescelto per l’escursione è quello che da Parrana S. Giusto va a Parrana S. Martino, località Torciano; poiché esso era impraticabile perchè invaso dalla vegetazione, ASA, che ne è il gestore, ha finanziato la pulizia del percorso rendendo così possibile la visita. C’erano quasi tutti i candidati sindaco di Collesalvetti ed alcuni rappresentanti di lista di Livorno e Collesalvetti.  Ha presenziato all’evento anche il consigliere regionale Francesco Gazzetti. Dopo il saluto dell’associazione e del Dottor Ceravolo, Presidente del Consiglio di gestione di ASA, i partecipanti, divisi in tre gruppi, sono stati accompagnati dalle guide ambientali Maria Beatrice Morelli dell’associazione “Selvatica”, Viviana Stanzione dell’associazione “I camminatori liberi”, Fabio Giusti  di Geotrekking Livorno e dalla speleologa dell’associazione Salviamo il Salvabile, Barbara Bottacchiari. Il percorso si snodava tra boschi di lecci e macchia mediterranea, su sentieri impervi che costeggiano l’acquedotto, in verdi spazi aperti, sotto ponti con arcate singole e doppie, sopra scalinate che fiancheggiano le cisterne di decantazione e su pietre che ricoprono la canaletta nella quale un tempo scorreva l’acqua. Durante il percorso è stata offerta una colazione a basa di pane e olio, pane e miele, schiacciata, tutti prodotti nelle aziende delle Parrane. Nell’ultimo tratto la speleologa ha guidato i partecipanti, a piccolissimi gruppi, nella visita a una parte sotterranea dell’acquedotto. Sui visi delle persone si potevano notare lo stupore di fronte alla bellezza del monumento e amarezza per lo stato in cui si trova; dai commenti si percepiva la partecipazione ed il coinvolgimento emotivo. Alla fine del percorso, con un piccolo pullman, è stata raggiunta la vicina località Pietreto dove, dentro il circolo “Il Mandraccio”, era stata allestita una mostra fotografica dal titolo “Dal Cisternino alle sorgenti”. La mostra ha avuto l’intento di far conoscere la bellezza ed il degrado di altri tratti di questo monumento lungo 18 chilometri, di proprietà del Comune di Livorno, gestito da ASA, situato per la maggior parte nel Comune di Collesalvetti. Al termine della mattinata i partecipanti sono stati accompagnati a Parrana S. Giusto a recuperare i propri autoveicoli. Per tutta la mattinata alcuni fotografi del Circolo Fotografico di Vicarello e la fotografa Beata Moczydlowska  hanno documentato l’evento. La sensazione degli organizzatori è quella di aver raggiunto l’intento e auspicano che, chiunque venga eletto sindaco, non dimentichi la meraviglia e la rabbia che ha provato la mattina dell’11 maggio.

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