Libertas, una stagione da film e una passione che non va più via

FOTO NOVI

Tra le tante cose che abbiamo potuto o voluto leggere nelle chat dei tifosi, ce ne è una che mi ha particolarmente colpito. E’ quella dov’è si vede una clip di sapore di mare, dove finisce l’estate e arriva l’autunno. Ed è già astinenza da Lei, da quella ragazza del 1947, che all’anagrafe si chiama Libertas, non Meloria come qualcuno si ostina a dire, Meloria e’ il campo di una battaglia.
Ma oltre al periodo di astinenza, riempito dalle voci e dai sogni di mercato, dalle gabbionate e dalle ferie, a me personalmente mancheranno le pagelle di un signore che si chiama Giacomo Niccolini.
Prendo spunto da una canzone di Ligabue “Certi Notti” dove aspetti con ansia e fino a tarda ora le pagelle, perché tardi o presto ti riempiono la notte.
Citazioni, film, canzoni, sono sempre il fedele compagno di viaggio delle notti post partite, e da lì che si capisce cosa è la nostra Libertas.
Una squadra che non si discute, quello lasciamola nelle chat, ma si ama.
Una squadra che rende inutili check up perché dopo certe paure elettrocardiogramma e altro sono inutili, quando reggi certe partite stai bene.
Una squadra anzi una società che ovviamente può aver compiuto degli errori, alzi la mano chi non li fa: troppo facile giocare dietro vedendo le carte.
Ha cercato e ce l’ha fatta a correggere e a cambiare raggiungendo la salvezza.
Troppi si sono scordati che la neo promossa ha confermato il gruppo della notte magica di Roseto. Ha scelto due americani in un ruolo che molti vedevano forse a rischio. Ha subito scossoni, cambi dirigenziali, ma come in un film è arrivato il lieto fine. E allora come nella notte dell’Oscar direi quello per l’attore protagonista a Banks, e quello dell’attore non protagonista al gruppo.
Last but not list il presidente: quello che è arrivato per salvare e ce l’ha fatta, quello che alzando la stampella ha gridato noi ci siamo stati, ci siamo e ci saremo, e allora grazie Presidente.

Marco Materassi