Livorno Civica: continuiamo sulla strada del “Modello Livorno”

Quando, quattro anni fa esatti, fu eletto Luca Salvetti, candidato sindaco civico alla testa di una coalizione con il Partito Democratico, chi avesse voluto spiegare il “Modello Livorno” avrebbe necessariamente descritto una felice formula elettorale, risultato anche di una serie di contingenze storiche e sociali, locali e nazionali. Un progetto basato su un programma i cui tratti distintivi e senz’altro innovativi, accanto ai temi fondamentali, erano l’attenzione per le istanze dell’ambientalismo, dei diritti, della partecipazione decentrata, del sociale. I programmi, si sa, vengono scritti, spetta poi alle persone attuarli.

Nacque subito, nell’area civica che aveva appoggiato questa proposta elettorale, la consapevolezza che per dare il massimo stimolo e il miglior contributo all’Amministrazione per l’attuazione del programma, fosse necessario creare una rete stabile per dare corpo e mantenere viva l’attenzione verso quei valori.

È cresciuto così un percorso di aggregazione, non semplice, al quale hanno aderito soggetti del mondo della cultura, del terzo settore, inizialmente estranei alla fase elettorale, ma che hanno trovato in quell’unione di forze le ragioni per un impegno civile. Questa lunga strada si è snodata parallelamente al dialogo con l’Amministrazione e con i Consiglieri Comunali, contribuendo concretamente alla realizzazione di obiettivi che facevano parte del programma. Uno fra tutti, l’approvazione del Regolamento Comunale sui Consigli di zona.

Oggi, quattro anni dopo, anni intensi e anche difficili per la storia del Paese, basti pensare a quanto il Covid abbia inciso sulla vita di tutte e tutti, il “Modello Livorno” non è solo una felice formula elettorale, bensì una realtà che assume un significato e contenuti molto diversi da allora.

Quei punti di programma si sono declinati in progetti concreti, attuati e in attuazione, in tema urbanistico, ambientale, sociale, culturale, di sviluppo commerciale e turistico che vanno a costituire una visione d’insieme.

Livorno Civica guarda alla prosecuzione di quella strada, al “Modello Livorno”, con lo spirito della partecipazione in senso dialettico di un soggetto civico, basato sui temi della cura dell’ambiente, dell’inclusione, dei diritti, della dignità del lavoro, della salute, del turismo e della cultura come forme di emancipazione e sviluppo di una città, a conferma dei veri temi che devono stare a cuore a tutta la sinistra e unirla.

Consiglio direttivo Livorno Civica
Francesca Ricci, Claudio Puccetti, Libera Capezzone, Cinzia Simoni, Barbara La Comba, Giovanni La Sala, Stefano Romboli