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Passeggini e ovetti aperti solo negli autobus consentiti. Ctt replica ad una mamma

Sabato 11 Agosto 2018 — 08:48

L'azienda di trasporti risponde ad una lettrice circa l'uso di passeggino e ovetto a bordo degli autobus

“‘E’ una situazione, come si suol dire, border line. Capiamo perfettamente il bisogno di una mamma con passeggino ma le mamme devono capire che questa è la norma, una norma dettata dalla sicurezza. Un passeggino e un ovetto non possono salire a bordo se non vengono staccati dalle ruote. Solo sugli autobus di ultima generazione, attualmente sono 14 quelli circolanti in città, circa il 30% del parco cittadino, con due porte e un cartello affisso al finestrino è consentito salire con il passeggino/ovetto aperto”. Bruno Bastogi, dirigente Ctt Nord, invitato a commentare, risponde così alla segnalazione di una nostra lettrice.
Alice, livornese di 33 anni, commessa e mamma di due figli, il 10 agosto si trovava alla fermata Salviano Park in via di Salviano, lato Leccia, in attesa dell’autobus che l’avrebbe portata in centro con il figlio di 3 mesi, il più piccolo dei due. “Mi è stato detto di “chiudere il passeggino” (mia intenzione era capire se bastava staccare l’ovetto e chiudere le ruote, oppure se avessi dovuto viaggiare con mio figlio di tre mesi in braccio). Conosco il regolamento e so che i passeggini devono stare chiusi, così come ho sempre fatto con mio figlio più grande. Ma nel caso delle navicelle e degli ovetti con i neonati dentro? Siamo sicuri che toglierli dai supporti regolamentati sia più sicuro? Inoltre da regolamento aziendale “sulle vetture dotate di appositi spazi indicati da adeguata segnaletica è consentito il trasporto di passeggini/carrozzine aperti”. Ribadisco che non avrei avuto alcun problema a chiudere le ruote per poter salire se solo mi fosse stato detto che in quel modo, con mio figlio lasciato nell’ovetto, poteva andar bene. A quel punto sarebbe stata una mia scelta quella di non utilizzare l’autobus poiché è mio diritto “viaggiare in condizioni di sicurezza e tranquillità”. E con un neonato in braccio non lo sarebbe stato assolutamente, soprattutto in caso di brusca frenata”. Alice prosegue: “Il malcontento è alto, non soltanto per il fatto in sé ma anche per i modi con i quali mi sono state date le (non) risposte. I miei diritti di “viaggiare in condizioni di sicurezza e tranquillità”; avere “informazione a terra e a bordo dei mezzi di trasporto” e soprattutto di un “comportamento cortese e rispettoso di tutto il personale in servizio” non sono stati rispettati. Si vorrebbe incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici a discapito di quelli privati, ma chi ha figli piccoli come fa se questo è il servizio che la nostra azienda di trasporti offre?”. Riprende Bastogi: “Se, come ho capito, la signora conosce le regole deve rispettarle evitando di mettere in difficoltà un dipendente Ctt, il quale dal canto suo è tenuto sempre e comunque a fornire una adeguata e cortese risposta al passeggero in una ottica di collaborazione fra noi e l’utente. Detto ciò colgo l’occasione per ribadire il concetto: un passeggino, un ovetto o un “contenitore” in generale, montato, quindi con le ruote aperte, non può salire da regolamento. In questo caso le ruote vanno staccate e chiuse. E il bambino va preso in braccio. A meno che non si tratti di uno dei 14 nuovi autobus di cui ho parlato prima. Questi autobus circolano in particolare nelle Lam Blu e Rosse”. Alice alla fine l’autobus non l’ha preso ed ha raggiunto via Marradi a piedi.

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