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Sindaco, apriamo il porto alla Sea Watch. Nogarin: “Basta speculare su chi soffre”

Lunedì 31 Dicembre 2018 — 11:59

Il primo cittadino: "La realtà è che le forze politiche livornesi che oggi speculano in questo modo, chiedendomi di compiere non un atto di disobbedienza civile, ma un atto illegittimo, non sono migliori di coloro a cui vorrebbero opporsi"

Un corposo comunicato stampa diffuso dalle forze di opposizione di sinistra e da alcune liste civiche cittadine e indirizzato al sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, in cui si chiede, in sintesi, di aprire il porto alla nave di migranti Sea Watch. Non è tardata ad arrivare la risposta del primo cittadino che, a mezzo Facebook, sottolinea: “Basta speculazioni sulla pelle di chi soffre”. Ecco il botta e risposta.

Apriamo il porto alla Sea Watch –
“Livorno è la città delle nazioni. È nata e si è consolidata come porto franco, come comunità di popoli diversi, capaci di integrarsi e crescere nel rispetto delle peculiarità di ciascuno. È il momento di riaffermare quali sono i nostri valori’. Questo scriveva il sindaco Nogarin, nel suo bel post, subito cancellato, con il quale offriva accoglienza alla nave Aquarius. Parole che richiamano le nostre radici, e che sono più che mai attuali in questo grigio momento storico, in cui la xenofobia e l’odio diventano ogni giorno di più morale collettiva. In questi giorni di festa, la nave Sea Watch e la nave Sea Eye, con a bordo rispettivamente 32 e 17 migranti salvati dal mare, vagano dimenticate da tutti, anche dai media, cercando un porto in cui approdare. La civile Europa rinnega se stessa, e dà scandalo di fronte al mondo, calpestando e ignorando i diritti umani di chi in questo momento chiede di essere salvato, accolto. Di fronte a questo serve la disobbedienza civile, come quella del sindaco di Riace Mimmo Lucano, serve dignità per opporsi, tutti insieme, al quotidiano sciacallaggio contro i più deboli. I nostri nemici non sono coloro che cercano per sé e per la propria famiglia un futuro migliore, nostro nemico è chi lo impedisce permettendo solamente ai ricchi di essere sempre più ricchi. Per questo chiediamo al Sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, di aprire il nostro porto e la nostra città per accogliere le donne, i bambini e gli uomini a bordo delle navi Sea Watch e Sea Eye”.
Firmato (in ordine alfabetico): Buongiorno Livorno, Città Diversa, Futuro!, Mdp – Articolo 1, Partito Democratico, Partito Comunista Italiano, Rifondazione Comunista, Segreteria Aziendale Cgil Comune di Livorno, Sinistra Anticapitalista, Sinistra Italiana.

Associazione Coppa Barontini –  “L’Associazione Coppa Barontini si unisce all’appello pubblico sottoscritto da alcune forze politiche, perché la città di Livorno apra il suo porto alle navi Sea Watch e Sea Eye che da giorni cercano un approdo per far sbarcare le decine di migranti raccolti in mare in questi ultimi giorni.  “Le nostre radici sono quelle di una città aperta e solidale, come lo stesso sindaco  ha ricordato in tante occasioni”, sottolinea il presidente dell’Associazione, Claudio Ritorni, “per questo chiediamo che Nogarin si faccia tramite verso il presidente del Consiglio ed il governo, dell’appello condiviso in queste ore da tantissimi livornesi, perché la nostra città possa accogliere  queste persone in grave difficoltà”.

Nogarin: “Basta speculare sulla pelle di chi soffre” – Livorno è la città delle nazioni. I valori su cui si fonda la nostra comunità, oggi, non sono in discussione. Come non è in discussione la competenza sui porti, che non è del sindaco ma del ministero dei Trasporti, come sanno molto bene i signori del Partito democratico che quando c’era Delrio alla guida del ministero hanno fatto di tutto per estromettere gli amministratori locali dalla governance dei porti. Mentre ora invocano un intervento diretto proprio del sindaco. La realtà è che le forze politiche livornesi che oggi speculano in questo modo, chiedendomi di compiere non un atto di disobbedienza civile, ma un atto illegittimo, non sono migliori di coloro a cui vorrebbero opporsi”.

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