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Stop ai taglia alla sanità, striscioni in città

Sabato 15 Gennaio 2022 — 15:35

Dopo due anni di pandemia siamo di fronte ad una situazione sempre più problematica e questo governo...

Dopo due anni di pandemia siamo di fronte ad una situazione sempre più problematica e questo governo, definito “dei migliori”, nella realtà sta portando avanti scelte politiche disastrose.
Nella prima fase del covid è stata evidente la mancanza di posti letto e personale sanitario negli ospedali. In questo senso nulla è stato fatto ed oggi siamo nuovamente nella stessa situazione con strutture ospedaliere in sofferenza e persone che non posso ricevere cure e assistenza per altre malattie.
Basti pensare che tra il 2000 e il 2018 in Italia il numero dei posti letto ogni mille abitanti è calato di circa il 20% posizionandosi agli ultimi posti nell’Unione Europea.
Per non parlare delle spese per la prevenzione, ad esempio tamponi e mascherine, che sono tutte a carico della popolazione. In tutto ciò l’attuale governo ha pensato bene di investire nella sanità una cifra irrisoria che a partire dal 2023 diminuirà ulteriormente.
Visti anche i tagli alla sanità realizzati negli anni precedenti è evidente che lo stato stia smantellando la sanità pubblica a favore di quella privata. Inoltre, durante questa crisi in cui le disuguaglianze sono aumentate, non è stato fatto niente per contrastare i licenziamenti che anche nella città di Livorno si sono fatti sentire più che mai con tante persone che hanno perso il posto di lavoro. La manovra finanziaria che è stata approvata prevede di dare soldi a chi già li ha, non toccando minimamente i grandi patrimoni che avrebbero consentito di redistribuire in modo più equo la ricchezza tra la popolazione e sostenere e ampliare misure, come ad esempio il reddito di cittadinanza, che permette a tanta gente di vivere dignitosamente. Così come niente è stato fatto per contrastare il caro bollette che metterà ancora più in difficoltà la stra grande maggioranza delle persone. L’immobilità del governo si è vista anche nella scuola e le lacune già esistenti si sono aggravate. Classi sovraffollate e strutture fatiscenti, personale insufficiente o che lavora in condizioni di precarietà hanno reso il sistema scolastico inadeguato. Nonostante tutto ciò lo stato continua a dire che i soldi non ci sono eppure, nell’ultima manovra finanziaria, sono stati stanziati 26 miliardi per spese militari, ben 850 milioni in più rispetto all’anno precedente.
Queste sono scelte precise che mirano ad un modello di società che noi rifiutiamo. Abbiamo quindi deciso di far sentire la nostra voce ed esprimere il nostro dissenso mettendo degli striscioni in varie zone della città e partecipando al presidio indetto da USB al teatro Goldoni per l’arrivo del Ministro Orlando in solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici. No alle politiche del governo Draghi!

Ex Caserma Occupata

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