Al Grattacielo ecco “Le serpent rouge”
Le serpent rouge, è il titolo del sesto spettacolo del Festival Teatri d’Autunno al Centro Artistico il Grattacielo, in scena sabato 25 novembre. Una performance di Francesco Sacco e Samira Cogliandro, che sarà rappresentata in due turni: alle 20,30 ed alle 22.
L’evento è presentato dalla rivista 1977. Nata nel novembre 2014, vuole segnare una svolta per la riflessione cinematografica e musicale italiana, non più pensata come elitaria, ma destinata a chiunque si affacci alle soglie del cinema e della musica. Il mezzo è una rivista di critica cinematografica e musicale, sia online che cartacea, dallo stile fresco, diretto e approfondito. L’associazione culturale 1977 è nata per gestire il progetto arricchendolo di eventi, serate, concerti e proiezioni. La rivista è per giovani e fatta da giovani. Questi i nomi dei responsabili: Benedetta Pini, Christopher Lobraico, Gaia Ponzoni, Fabrizio La Sorza, Federica Romanò, Niccolò Pagni, Anna Magistrelli.
Le serpent rouge è il titolo di un breve libro pubblicato a Pontoise e depositato alla Bibliotheque Nationale de France, il giorno prima che i tre autori fossero trovati morti nei loro appartamenti. Lo scritto è diviso in tredici capitoli, ciascuno intitolato con il nome di uno dei segni zodiacali, ai quali viene aggiunto il segno del Serpentario. Contiene descrizioni di luoghi e personaggi, citazioni, allusioni alla chiesa di San Sulpice e a quella di Rennes-le-Chateau, dedicata a Maria Maddalena.
Partendo dal materiale narrativo e suggestivo fornito dalla storia, la coreografa Samira Cogliandro e il compositore Francesco Sacco, hanno sviluppato una performance di suono e danza con musiche e coreografie originali. Saranno messi in scena i personaggi e le suggestioni contenute nel testo, recuperando elementi tipici della gestualità rituale dei percorsi iniziatici, rielaborata e miscelata con una coscienza contemporanea del corpo e dello spazio, andando a comporre sequenze coreografiche e performative di forte carica suggestiva e immaginifica, in un susseguirsi di visioni tra l’onirismo e la realtà.
La parte musicale vedrà l’utilizzo massivo della composizione “Cult of Magic” di Francesco Sacco, uscita a settembre 2017, caratterizzata dall’impiego di strumenti acustici ibridati da sintetizzatori modulari, sequencer, oscillatori analogici, arpeggiatori e theremin.
Per info: 0586-89.00.93
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