Cerca nel quotidiano:

Condividi:

Al The Cage il controfestival “Te lo do io Sanremo”

Sabato 4 Febbraio 2017 — 17:05

Il club rock livornese elabora una proposta alternativa al Festival della canzone italiana, tutta dedicata ai giovani talenti indipendenti emergenti con Leo Pari e Birthh sabato 11 febbraio

Sabato 11 febbraio (ore 22.00) nella serata della finale del Festival di Sanremo, dal 1951 il Festival della canzone italiana, il The Cage Theatre si prepara a una contro-proposta, per essere chiari, un provocatorio “Te lo do io Sanremo!”, che sarà proprio il titolo dell’iniziativa in programma per la notte di sabato 11 febbraio a partire dalle 22. L’iniziativa di “Te lo do io Sanremo” è in collaborazione con una realtà d’eccellenza musicale come Musicus Concentus, la cui sigla di riferimento è “Tradizione in movimento”, che festeggia 45 anni di esperienze musicali d’avanguardia, dal jazz ai nuovi linguaggi acustici ed elettronici. La collaborazione tra Musicus Concentus e The Cage Theatre arriva così al sesto anno consecutivo, per il 2017 in particolare con l’appuntamento di “Te lo do io Sanremo”, con i giovani Birthh e Leo Pari e successivamente con gli Ex Otago, in programma l’11 marzo. “#TeLoDoIoSanremo” parte da una riflessione: quanto è rappresentativa la musica che arriva sul palco dell’Ariston rispetto alla musica in movimento in Italia? Quanto racconta il Festival di Sanremo della musica italiana del momento, di chi sperimenta, di chi cerca di trovare un nuovo linguaggio? In sessantasei anni di Festival della canzone italiana è lecito interrogarsi su quella che è la rappresentazione del Paese a partire dalla musica e dall’arte e fare un viaggio nel tempo, scrutando i nomi dei vincitori ci guida nella riflessione. 1951, Nilla Pizzi vince il Festival con “Grazie dei fiori”, 1958 Domenico Modugno segna la storia della musica italiana con “Nel blu dipinto di blu”, 1970 Adriano Celentano e Claudia Mori vincono con “Chi non lavora non fa l’amore”. Facendo un salto ai giorni nostri, il 2015 è l’anno che vede “Il Volo” sul podio dell’Ariston, mentre il 2016 premia gli “Stadio”. Da sempre il Festival di Sanremo è occasione di discussione, polemiche, casi presunti o tali, legati a musica e personaggi, quindi perché non parlare proprio di musica, da una prospettiva diversa? Il The Cage Theatre per la sua contro-proposta di Sanremo ha scelto proprio con questa intenzione due giovanissimi cantanti italiani, lanciati nel mondo della musica indipendente, con due stili molto diversi, accomunati da passione, tenacia e gambe in movimento, che li portano in giro sui palchi nazionali e internazionali, ognuno cercando di inventare il suo linguaggio musicale e artistico. Due proposte per il contro-palco dell’Ariston, un po’ beffa, un po’ proposta, un po’ megafono, portando al centro con decisione la musica prima di tutto, questa l’intenzione del Cage Theatre, forte e chiara dal teatrino di Villa Corridi. Tante valide esperienze musicali italiane, negli anni diventate casi discografici, non hanno mai trovato spazio sul palco del teatro ligure; perché non lasciare spazio ad alcune di queste storie musicali, anche prima che diventino “mainstream”? Il club livornese del Cage Theatre, premiato nel 2014 come miglior club italiano dal Mei – Meeting etichette indipendenti, ha fatto della scelta della musica dal vivo di qualità, con grande attenzione ai talenti emergenti, la sua cifra distintiva. Dal lontano 2002 quando nel popolare quartiere livornese di Shangay, sfidando diffidenze e avversità, nasceva il Circolo Arci The Cage, portando sul palco i Delta V, fino alla nascita del The Cage Theatre nel febbraio 2011, in questi anni tanta musica è passata da Livorno, mischiando ritmi, provenienze e storie: da Bobo Rondelli ai Lagwagon, dagli Shellac ai Verdena, da Nada al Teatro degli Orrori, tanti artisti, tanti progetti, tanto spazio ai nomi nuovi della musica italiana pronti ad emergere. “Te lo do io Sanremo!” è l’esclamazione che arriva quindi dalla cima della collina del teatrino di Villa Mascagni, ce lo danno loro Sanremo, ma con due esponenti della scena indipendente: Birthh e Leo Pari, per raccontare con altri nomi la musica del Belpaese, che parla anche la loro voce. Birthh è alter-ego di Alice Bisi, “la coscienza di una diciannovenne che spende la maggior parte del proprio tempo a pensare a eventi apocalittici”.

Condividi:

Riproduzione riservata ©

QuiLivorno.it apre il canale Whatsapp. Iscrivetevi.

QuiLivorno.it invita tutti i lettori ad iscriversi al canale whatsapp aperto il 12 dicembre. Per l’iscrizione, gratuita, cliccate il seguente link https://whatsapp.com/channel/0029VaGUEMGK0IBjAhIyK12R e attivare la “campanella” per ricevere le notifiche di invio articoli. Riceverete i link delle notizie più importanti della giornata. Ricordiamo che potete continuare a seguirci sui nostri social Fb, Instagram e X