Alla scoperta della “casa dei gozzi” in Fortezza Nuova
Con il presidente del Comitato Organizzatore Palio Marinaro, Maurizio Quercioli, Quilivorno.it in vista del Palio del 2 luglio è entrato là dove durante l'inverno vengono custoditi i gozzi a 10 e 4 remi delle cantine
Chiamarlo garage sarebbe riduttivo, ricovero per imbarcazioni idem. Un patrimonio della città, o meglio una “miniera” dentro la Fortezza Nuova, per dirla con le parole del presidente del Comitato Organizzatore Palio Marinaro, Maurizio Quercioli (nella foto, clicca qui per l’intervista in diretta fb), subentrato lo scorso anno a Vittorio Pasqui, sono senza dubbio le definizioni più azzeccate. Quilivorno.it questo posto – dove durante l’inverno vengono custoditi i gozzi a 10 e 4 remi delle cantine – è entrato per mostrarvelo e forse da oggi sarà un po’ meno sconosciuto ai più. Vi si accede da un cancello situato vicino lungo il perimetro sinistro (guardando l’ingresso alla Fortezza): un tunnel porta in un’area verde che a sua volta conduce ad un altro cancello: l’ultimo passaggio prima di entrare nella “casa dei gozzi”. E’ da questo luogo che il numero uno del Comitato Organizzatore del Palio (il 2 luglio davanti alla Terrazza, clicca qui per il programma delle gare e degli eventi collaterali), parla illustrando il lavoro di un anno che l’ha portato a introdurre numerose novità nel mondo dei remi. L’apertura di un sito web (www.gareremierelivorno.it), di una pagina Fb “Gare remiere città di Livorno”, di una trasmissione televisiva su Granducato Tv chiamata “Giro di boa”. “Possono sembrare piccole cose – spiega Quercioli – ma non lo sono affatto. Tutte queste novità uniscono l’innovazione alla tradizione con un unico obiettivo: aumentare la visibilità di questo sport rendendolo attrazione turistica oltre i confini locali”.
L’intervista è stata anche l’occasione per ricordare che dal febbraio 2017, dopo una trattativa con l’Agenzia delle Entrate, al Comitato è stata affidata la cantina del Palio sugli Scali D’Azeglio e per rivolgere un pensiero al mitico Gino De Martino, conosciuto da tutti come “Gino Falanga“, vogatore, custode della cantina del Palio, instancabile tuttofare del mondo remiero, scomparso ad aprile. “E venuto a mancare una grande persona nell’anno in cui si disputa l’ottantesima edizione – ricorda Quercioli – l’ho conosciuto prima di diventare presidente e mi spiace non averlo potuto conoscere ancora prima. La sua scomparsa ha creato un vuoto profondo e incolmabile. Quello che faceva Gino non potrà essere più fatto da nessuno. Ci mancherà”. Dimenticavamo: percorrendo il lungo corridoio di questa “casa” dei gozzi si arriva ad un altro cancello che dà su un pontile davanti al teatro San Marco, nel cuore della Venezia. Chissà che un giorno questo luogo non possa diventare proprio una attrazione turistica con una fermata per i battelli e un pontile mobile per i visitatori via terra. “Ho visitato la Napoli sotterranea – chiosa Quercioli – e questo posto non ha niente da invidiare. Dobbiamo forse imparare a valorizzare di più ciò che abbiamo”. Staremo a vedere. Per il momento, non chiamatelo garage. Iniziamo da qui…
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