Amasi Damiani porta in scena “Processo a Dio”
In scena l’8 dicembre ore 21 e il 9 dicembre ore 17 e 21 al Centro Artistico “Il Grattacielo” in via del Platano
Al Grattacielo il maestro Amasi Damiani porta in scena il suo “Processo a Dio”. Questo fine settimana il maestro Amasi Damiani porta in scena “Processo a Dio”, scritto da Stefano Massini, spettacolo incisivo che racconta l’Olocausto senza cliché e regalando al pubblico forti emozioni e spunti di riflessione. “Ci sono idee – frammenti di luce, indizi di storie – che incontri una volta e non ti lasciano più. Erano anni che tenevo chiusa in qualche cassetto della mente la traccia di un “Processo a Dio” all’indomani della Shoah. Immaginavo quel processo come una resa dei conti: violenta, acuta, drastica. (…) Sono stato spettatore di ciò che scrivevo e scrittore di ciò che vedevo scorrermi davanti agli occhi”.
A parlare così è Stefano Massini, scrittore di straordinario talento, attuale direttore del Piccolo Teatro Strehler di Milano, che si è ormai imposto sulla scena nazionale come uno tra i maggiori drammaturghi contemporanei proponendo testi di profondo coinvolgimento emotivo e vigore drammatico. “Processi a Dio” è un lavoro incisivo, che guarda all’Olocausto ponendosi la più angosciante e dolorosa delle domande: dov’è Dio mentre si soffre? Dov’è quando vengono compiute azioni prive di senso e di umanità? A queste domande proverà a dare una risposta Elga Firsch (interpretata da Manola Bichisecchi), un’attrice ebrea di Francoforte deportata nel campo di sterminio Maidanek, dove ha conosciuto le inimmaginabili atrocità del nazismo. Sopravvissuta allo sterminio, Elga torna alla vita animata dall’intento di avere ragione della sofferenza inflitta al suo popolo, portando Dio alla sbarra: al processo assisteranno anche il rabbino Nachman (Giorgio Notari) come difensore di Dio, suo figlio Adek smanioso di vendetta (Riccardo Monzani), lo Scharführer Reinhard (Alessandro Curcio) in rappresentanza del Reich e i due anziani Solomon (Maurizio Pastacaldi) e Mordechai (Andrea Bocelli), giudici severi di un processo che vedrà in scena anche l’enigmatico Jafet (Federico Del Nista) vittima delle torture naziste che assumerà il ruolo di giudice “dal cuore puro”. La regia è del maestro Amasi Damiani, decano dei registi livornesi con alle spalle una lunghissima carriera di regista cinematografico e teatrale, con la collaborazione artistica di Adriana Lamacchia, musiche originali composte da Susanna Suriano e Stefano Torossi. In scena l’8 dicembre ore 21 e il 9 dicembre ore 17 e 21 al Centro Artistico “Il Grattacielo” in via del Platano, 6 Livorno.
Info: [email protected].
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