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“ConUrgenza”, il container che porta… l’arte

Giovedì 18 Maggio 2017 — 07:10

I container, nei loro originali allestimenti, daranno vita ad una vera e propria collezione d’arte che si muoverà verso nuove location arricchita di volta in volta dell’opera precedente.

Si intitola ConUrgenza ed è un progetto in cui il container, mezzo di trasporto per eccellenza, diventa portatore d’arte che si trasforma in opera, spazio espositivo e performativo mosso dall’urgenza: da cui il titolo, nel quale si fondono il contenitore e la necessità. Il progetto è stato inaugurato nel luglio 2016 a Lari, al Collinarea Festival, presente Vittorio Sbarbi, e raggiunge ora una location “naturale” per un container, il porto di Livorno, grazie all’interesse dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale (Uffici di Livorno). Così, venerdì 19 maggio (con inaugurazione alle 18,30), il container d’arte ideato dall’artista Cesare Inzerillo e dall’associazione Scenica Frammenti sostenuti dell’azienda Giannoni&Santoni, si apre alla città nel piazzale sottostante la Fortezza Vecchia, in una nuova un’installazione intitolata Ali sull’acqua e dedicata agli Scarronzoni (inaugurazione 19 maggio ore 18,30 fino al 30 luglio).

L’urgenza che muove il progetto da una parte è il bisogno dell’artista di dare visibilità alla bellezza, dall’altra riassume le tante urgenze, conclamate o latenti, che animano un periodo storico, un luogo o una vicenda di cui l’artista, con la sua opera, si fa interprete.
Così avviene con gli Scarronzoni: l’otto di voga più famoso della storia remiera italiana, due volte vicecampione olimpico a Los Angeles nel ’32 e a Berlino nel ’36. Scaricatori di porto, manovali, operai, uomini del popolo insomma, la storia di questi livornesi ha colpito Cesare Inzerillo. L’urgenza che l’artista siciliano ha colto nella loro vicenda è quella di un riscatto sociale e morale ricercato contro le invidie di potenti club di canottaggio italiani, ma anche contro la crisi che attanagliava l’Italia e il mondo dopo il crack del ’29. Una crisi, quest’ultima, che accomuna per tanti aspetti quell’epoca alla nostra, con tutto il portato di miseria e migrazioni che condividono e che rende per questo estremamente attuale l’urgenza di riscatto degli Scarronzoni.

L’allestimento di Livorno mette letteralmente il visitatore al centro della gara più importante dei livornesi: quella delle Olimpiadi di Berlino del 1936, immortalata da Leni Rifentahl (la regista di Hitler) nel suo documentario Olympia. Entrando nel container ci si troverà immersi nella gara grazie alle proiezioni su 12 monitor e maxischermo. L’obiettivo è quello far pensare al visitatore di essere insieme agli Scarronzoni: sulla stessa barca, appunto, a chiudere il parallelismo tra la loro e la nostra epoca.
I container, nei loro originali allestimenti, daranno vita ad una vera e propria collezione d’arte che si muoverà verso nuove location arricchita di volta in volta dell’opera precedente.

ConUrgenza è un progetto di Cesare Inzerillo e Scenica Frammenti. Realizzato da Cesare Inzerillo, Loris Seghizzi, Yari Andrea Mazza, Gabriele Benucci, Michele Fiaschi, Nico Lopez Bruchi, Antonio Giannoni, Chiara Sajiz, Marco Lombardi e Eros Carpita; sostenuto da Collinarea Festival / Scenica Frammenti. Sponsor ufficiale Giannoni&Santoni. www.conurgenza.it

 

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