Il coraggio di Sandra Mazzinghi: presenterà Paola Pasqui, scriteriata e geniale attrice-autrice labronica
Nuovo appuntamento all’Hotel Universal con Libri… ed Altro, un programma di eventi proposto dalle Edizioni Erasmo e Del Boccale nell’ambito del Cafè Pitì SUMMER2016 lounge bar, live music, cultura, a cura di Ps Management & Consulting di Veronica Papi in collaborazione con l’Hotel Universal, le Edizioni Erasmo, l’Orizzonte ristorante, Radio Stop.
Stasera, martedì 16 agosto (ore 20.45), è la volta di “Anomalo romanzo rosa fra Calafuria e Cape Cod con pesanti ingerenze ultraterrene” (Edizioni Erasmo) romanzo scritto da Paola Pasqui. Presenta libro e autrice la temeraria (è il caso di dirlo!) giornalista e autrice Sandra Mazzinghi.
La storia narrata nel libro: Sabrina, quasi cinquantenne con una laurea umanistica ed un lavoro molto insoddisfacente presso un commendatore volgare dall’alitosi insostenibile, vive a Livorno con il marito Gaetano, vanesio e poco presente, i figli adolescenti Jacopo e Camilla, lui orrendamente somaro a scuola e lei morbosamente intellettuale e, non ultimo, un cane multietnico affetto da iperfagia. Un’attività collaterale come traduttrice di stucchevoli romanzi rosa americani, l’aiuta ad evadere dalla routine lavorativa e familiare.
La sua famiglia di origine è sfaccettata e popolare: suo fratello è un inguaribile ottimista labronico socievole oltre ogni misura che per nulla al mondo riesce a comprendere che, a volte, alcune persone, fra cui sua sorella, hanno bisogno di momenti di solitudine e di introspezione, magari proprio davanti alle onde in tempesta sulla scogliera di Calafuria, suo padre un nostalgico filosovietico avverso al nuovo corso della sinistra italiana e sua madre una pessimista cosmica fissata con le malattie e le disgrazie, e tuttavia sanissima.
Fra amiche in pieno impazzimento da menopausa imminente e vicissitudini matrimoniali scontate ma non per questo meno dolorose, con un inaspettato aiuto che arriva da molto lontano, Sabrina arriverà a un punto di svolta della sua vita.
Edward, professore universitario bostoniano colto ed ironico, di origini WASP alto-borghesi, esperto ed appassionato di liriche di William Wordsworth, l’autore meno amato da Sabrina, è stato appena abbandonato dalla moglie per un designer emergente haitiano giovane e dissoluto e si trova a dover gestire le sue pene d’amore e la sua nuova condizione di single di ritorno, circondato dall’affetto e dai consigli sconsiderati di amici bizzarri e di una sorella dedita a sostanze sospette che scrive bestseller di dubbio valore letterario.
Anche Edward trova conforto davanti alle onde del mare, ma il suo mare è l’Oceano che lambisce il raffinato New England, nell’elegante località di Cape Cod, non l’affollato e chiassoso litorale labronico. All’apparenza, quindi, i percorsi esistenziali di Edward e Sabrina non potrebbero essere più diversi e più distanti. Eppure queste due anime perse, che hanno in comune molto più di ciò che sembra, sono destinate ad incontrarsi ed a stravolgere le loro esistenze, proprio quando pensavano che i loro copioni fossero già scritti e che non ci fosse più niente da cambiare.
Paola Pasqui è nata e vive a Livorno. Attrice ed autrice comica, ha pubblicato per Erasmo due raccolte umoristiche, ‘Ritratto di donna livornese con persiana’ e ‘La cittadinanza grata pose’. Questo è il suo primo romanzo. Si diploma alla Scuola di Recitazione Vertigo nel 1996 e nello stesso anno vince il premio “Gianni Lenci” come migliore attrice per la commedia “Chissà chi ce l’ha” nella Rassegna viareggina Teatroestate che vede la partecipazione di numerose compagnie italiane. In questa commedia Paola tratteggia una figura bigotta ma profondamente ipocrita, (la razzistissima catechista Clelia Cavriaghi, lombarda purosangue), che si eccita solo al pensiero di compiere ”atti impuri” con l’onorevole Pierferdinando Casini.
L’attività di Paola Pasqui prosegue in parallelo fra teatro e cabaret nel corso degli anni: fra i suoi personaggi ricordiamo la perfida Luana, maldicente all’ennesima potenza, la labronicissima Yarika, che mischia l’oroscopo con le filosofie orientali e le smanie salutistiche così tanto diffuse a Livorno, l’anziana ed immortale Dina, appassionata di funerali e di disgrazie (rigorosamente altrui), la surreale poetessa anglo-irlandese Nenia O’Connor, che parla per paradigmi di verbi irregolari o anche l’inquietante valletta dell’Est Ana Doxa, di morale non specchiatissima e con frequentazioni malavitose, che coltiva il sogno di arrivare, come le tante vallette dell’Est che popolano la tv italiana, a “Porta a porta” di Bruno Vespa, e l’ospitalissimo siculo Rosalìo Glassato, un personaggio per il quale Paola recita ‘en travesti’ , con la raccapricciante abitudine di candire gli ospiti in segno di amicizia.
Vincitrice del Premio A.N.P.I. LIVORNO nel 2006 come donna che si è maggiormente distinta nello spettacolo, collabora con l’inserto umoristico ‘La tracina’ de Il tirreno. Assistente al secondo corso adulti dal 2003, è interprete di numerose produzioni della Compagnia Vertigo, tra le quali: Chissà chi ce l’ha – Benvenuti in casa Gori – Le cognate – Dai parenti mi guardi Iddio – Camere da letto – Due partite – NEON. È regista e interprete di: Nonostante Renato Cestié – Una musica sublime – Centro culturale Julio Iglesias – Lamursafesuffrir: Nacqui esistenzialista, ma però in Via Tonci – Ciaimiaunciuinga.
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