A pesca con materiale esplosivo: denunciati per bracconaggio ittico
In considerazione del fatto che le due persone sorprese erano in possesso di una licenza di pesca professionale, saranno segnalati all’Autorità competente per la prevista sospensione triennale della stessa
Denunciati all'autorità giudiziaria i due pescatori, responsabili di bracconaggio ittico punito con l’arresto da 2 mesi a 2 anni o ammenda per un totale fino a 24.000 €. Sequestrato il natante, gli attrezzi da pesca (rete), il materiale esplosivo ai fini della successiva confisca
Nel corso delle attività rivolte al contrasto delle illecite attività di bracconaggio ittico perpetrate nelle acque del litorale labronico, finanzieri della Sezione Operativa della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Livorno, hanno eseguito una serie di mirate attività di appostamento e pedinamento, avvalendosi di sofisticati visori termici per individuare, in assenza di luce, persone intente a svolgere le attività illecite.
Questo ha permesso di cogliere in flagrante due pescatori livornesi che, con l’aiuto dell’oscurità, erano intenti a pescare utilizzando del materiale esplodente.
Il comandante della Stazione Navale, il maggiore Alessio Sannino, sottolinea il particolare contesto, specificando che “tale tipologia di pesca risulta essere estremamente pericolosa, altamente dannosa e letale, sia per la fauna ittica che per l’habitat dell’ecosistema in cui viene svolta e che per questo il dispositivo Aeronavale della Guardia di Finanza, è sensibile alla tutela dell’ambiente rimanendo sempre in stato di allerta per contrastare tale fenomeno“.
L’esito dell’attività, condotta nottetempo, ha così consentito di denunciare all’autorità giudiziaria i due pescatori, responsabili di bracconaggio ittico punito con l’arresto da 2 mesi a 2 anni o ammenda per un totale fino a 24.000 € e di sequestrare il natante, gli attrezzi da pesca (rete), il materiale esplosivo ai fini della successiva confisca.
Per quanto concerne il pescato, appuratone lo stato vitale, le Fiamme Gialle labroniche hanno provveduto prontamente a reimmetterlo nel proprio habitat naturale, al fine di non comprometterne lo sviluppo.
Inoltre, in considerazione del fatto che le due persone sorprese erano in possesso di una licenza di pesca professionale, saranno segnalati all’Autorità competente per la prevista sospensione triennale della stessa.
L’attività condotta rientra in una più ampia azione a difesa dell’ambiente, che si sviluppa quotidianamente per cielo per terra e per mare, sotto la costante direzione del Reparto Operativo Aeronavale di Livorno, al fine di contrastare i fenomeni illeciti che vanno a ledere e deturpare le risorse biologiche ed il patrimonio naturale della Regione Toscana.
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