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Aggressione sull’autobus, Ctt Nord avvia indagine interna e i carabinieri acquisiscono il video Fb

Venerdì 9 Marzo 2018 — 10:18

Un video postato su Fb farebbe emergere una situazione più controversa di quella inizialmente emersa. I carabinieri: sono in corso ulteriori accertamenti per comprendere esattamente quanto accaduto e individuare le responsabilità di tutti

Con un comunicato del 9 marzo i carabinieri spiegano di avere acquisito il filmato apparso su Fb (che abbiamo deciso di non pubblicare in quanto contenente immagini sensibili) relativo a quanto verificatosi sulla linea blu Lam il 5 marzo. Sono in corso, fanno sapere dal comando di viale Fabbricotti, ulteriori accertamenti finalizzati a comprendere esattamente quanto accaduto e ad individuare le responsabilità di tutti i protagonisti. Da par suo, Ctt Nord fa sapere di avere avviato una indagine interna per ricostruire esattamente la dinamica.

Un video spunta su Fb (articolo dell’8 marzo) – Nelle ore successive all’episodio reso noto dai carabinieri con un comunicato il 6 marzo (che trovate qui sotto), un video girato a bordo dell’autobus in cui si è verificato l’episodio, e poi postato su Facebook, farebbe emergere una situazione più controversa. Da segnalare le dichiarazioni del fratello del cinese di 38 anni denunciato rese al Tirreno. Dichiarazioni che farebbero emergere due versioni discordanti.

La cronaca iniziale sulla base del comunicato dei carabinieri (articolo del 6 marzo) – Tasca della giacca strappata, un dito contuso, un pugno schivato, una notte passata al pronto soccorso e cinque giorni di prognosi. E’ il bilancio di quanto capitato ad una dipendente Ctt Nord mentre stava controllando i biglietti a bordo della linea blu Lam (foto di archivio). “I nostri controllori – spiega al telefono il dirigente Ctt Nord Bruno Bastogi – svolgono un lavoro a tutela della stragrande maggioranza dei cittadini che il biglietto lo paga. Certi comportamenti non sono più accettabili. Esigiamo rispetto. Chi non è in regola deve accettare di essere multato da parte del personale che nel sanzionare non fa che svolgere il proprio lavoro: stiamo parlando di una sanzione di 40 euro. Una reazione scomposta costa più di 40 euro. Ripeto, chiediamo rispetto: tutti giorni i nostri dipendenti vengono massacrati a parole, se va bene. Quando va male si verificano episodi di questo tipo”.
Erano le 16,25 del 5 marzo. La donna, controllore di circa 40-45 anni, era salita in via de Larderel con un collega. Mentre l’autobus stava viaggiando in direzione Stazione ha iniziato a controllare i biglietti. Un passeggero cinese di 38 anni, sprovvisto, quando ha capito che sarebbe stato sanzionato – spiegano dall’azienda di trasporti – ha arraffato il blocchetto delle contravvenzioni. Ha poi cercato di colpirla con un pugno che, per fortuna, la donna ha evitato. Il collega, salito dall’altro lato del mezzo, non è riuscito a intervenire per tempo. Nel frattempo l’autista dell’autobus ha accostato il mezzo consentendo l’intervento delle forze dell’ordine. Proprio in quel momento stava passando un carabiniere fuori servizio che ha chiamato in ausilio una pattuglia dell’Arma. Il cinese è stato denunciato dai carabinieri per violenza e resistenza a incaricato di pubblico servizio. L’uomo ha poi restituito volontariamente il blocchetto delle contravvenzioni.

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