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Arrestati per minaccia, violenza e resistenza

Venerdì 21 Marzo 2025 — 11:55

Alla vista dei carabinieri, intervenuti per un’aggressione in viale Carducci ai danni di una ragazza, i due avrebbero assunto una condotta aggressiva, solo verbale inizialmente, nei confronti dei militari proferendo minacce e opponendo resistenza per ostacolarne l’operato e sottrarsi al controllo. Successivamente il 31enne avrebbe anche sferrato un calcio

I carabinieri della Stazione di Ardenza, al termine di un intervento effettuato in viale Carducci, hanno arrestato due persone, un uomo e una donna, rispettivamente di 31 e 33 anni residenti a Livorno ed entrambi con precedenti, per minaccia, violenza e resistenza. Gli eventi si sono verificati in tarda serata, alle ore 22:00 circa, a seguito della richiesta di intervento pervenuta alla centrale operativa dei carabinieri dal 112 NUE che segnalava un’aggressione per strada ai danni di una ragazza. I carabinieri sono giunti prontamente sul posto e hanno individuato la ragazza e le due persone che l’avrebbero aggredita mentre stava percorrendo il viale a piedi in compagnia del fidanzato. Come si legge in un comunicato stampa del 21 marzo i due presunti aggressori, in evidente stato di alterazione psicofisica verosimilmente dovuta all’abuso di qualche sostanza, alla vista dei militari si sono ulteriormente agitati, divenendo sempre più aggressivi tanto da rendere necessario l’intervento, in ausilio, anche di altre forze di polizia. Inizialmente i due avrebbero assunto una condotta aggressiva solo verbale nei confronti dei carabinieri proferendo minacce e opponendo resistenza per ostacolarne l’operato e sottrarsi al controllo, ma successivamente il 31enne avrebbe anche sferrato un calcio ad uno. I due sono stati condotti in caserma per gli atti di rito e quindi dichiarati in arresto in flagranza di reato. Sono stati poi sottoposti agli arresti domiciliari e dopo l’udienza di convalida il GIP del Tribunale di Livorno ha disposto per l’uomo la custodia cautelare in carcere, mentre per la donna l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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