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Arrestati per truffa continuata in concorso

Lunedì 25 Novembre 2024 — 10:39

Fermati e controllati nei pressi di un ufficio postale dopo aver effettuato un prelievo, i due sono stati trovati in possesso di una considerevole somma di contanti e di una cospicua documentazione relativa a movimenti emessi dal conto corrente postale della vittima che, tramite telefonate da numeri sconosciuti e un sms, era stata avvisata di una truffa in atto sul suo conto corrente postale. E autorizzando a compiere verifiche sul suo conto, il malcapitato ha fornito numero e codici segreti

La polizia ha arrestato due uomini per truffa continuata in concorso. Fermati e controllati nei pressi di un ufficio postale dopo aver effettuato un prelievo con carta Postpay (poco prima erano stati intercettati mentre uscivano da altro ufficio postale), si legge in un comunicato stampa, i due sono stati trovati in possesso di una considerevole somma di denaro in contante e di una cospicua documentazione relativa a movimenti emessi dal conto corrente postale della vittima e trasferiti a vario titolo sul conto e su varie carte Postpay intestate, tra gli altri, ad uno dei due fermati. Ricostruendo i vari passaggi e movimenti di denaro, gli investigatori della squadra mobile sono riusciti a risalire all’identità della vittima raggirata telefonicamente e dal cui conto corrente erano state a più riprese e nel giro di breve tempo prelevate migliaia di euro. In particolare, il malcapitato aveva ricevuto varie telefonate da numeri sconosciuti fino all’arrivo di un sms tramite il quale era stato avvisato di una truffa in atto sul suo conto corrente postale. Il sedicente operatore postale, acquisita la sua fiducia, si era fatto autorizzare a compiere verifiche sul conto del quale il truffato aveva fornito numero e codici segreti. Una volta in possesso delle credenziali hanno provveduto a prelevare e stornare i soldi presenti. Al termine dei primi accertamenti e riscontri e valutata la gravità e la reiterazione dei comportamenti che configuravano il reato di truffa continuata in concorso, ritenendone attuale il pericolo di reiterazione la squadra mobile ha deciso di arrestarli, nella quasi flagranza di reato, sequestrando la documentazione raccolta e i contanti. Come disposto dalla Procura della Repubblica di Livorno i due sono stati condotti nelle loro abitazioni in regime di arresti domiciliari. Nella mattinata di lunedì, l’arresto è stato convalidato dal gip che ha disposto nei confronti di entrambi gli arrestati la misura cautelare domiciliare. Il procedimento penale, si legge infine nella nota stampa, non è ancora definito e pertanto le contestazioni dovranno essere ulteriormente verificate nell’eventuale giudizio. Solo una sentenza definitiva di condanna potrà far ritenere colpevole gli indagati.

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