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Arsenale in cantina: arrestato. Fatta brillare una bomba d’aereo e 3 kg di tritolo

Venerdì 27 Ottobre 2017 — 18:19

I carabinieri hanno fatto brillare oltre ottanta "involucri", tra cui bombe a mano, proietti di mortaio, mine anticarro, una bomba d’aereo e tre chilogrammi di tritolo. L'arsenale è stato trovato in una villa a Castell'Anselmo

Si sono concluse il 27 ottobre le operazioni di brillamento e messa in sicurezza degli ordigni risalenti al secondo conflitto mondiale rinvenuti nella villa di Castell’Anselmo (trovate il comunicato stampa relativo all’operazione qui sotto). I carabinieri, unitamente al Genio Pontieri di Vicenza, hanno fatto brillare oltre ottanta “involucri”, tra cui bombe a mano, proietti di mortaio, mine anticarro e perfino una bomba d’aereo. Una volta distrutti gli involucri è stata la volta dell’esplosivo: tre chilogrammi di tritolo sono stati fatti brillare separatamente dagli artificieri concludendo la bonifica e la messa in sicurezza della zona.

Arsenale da guerra in cantina – I carabinieri della stazione di Collesalvetti e della Compagnia di Livorno hanno arrestato un colligiano, di 56 anni, M. C., con lontani precedenti di polizia, per detenzione illegale di numerose armi e munizionamento da guerra (fucili, mitragliatrici, pistole, 250 proiettili bellici, bombe a mano, mine anticarro vari colpi da mortaio e lanciarazzi e 3 kg di tritolo) prevalentemente risalenti al periodo della Seconda Guerra Mondiale (clicca sul link in fondo all’articolo per vedere il video e la fotogallery a cura di Simone Lanari).
I militari sono intervenuti a seguito di una fuoriuscita di fumo bianco (dovuta ad una reazione chimica fra lubrificanti, candeggina e solventi per ingrassare le armi, come spiegato dagli artificieri di Piacenza) da una villetta a schiera in via del Poderino, frazione di Castell’Anselmo del Comune di Collesalvetti. Giunti sul posto hanno trovato il proprietario, M.C. che, alla richiesta di spiegazioni, ha tergiversato non convincendo a fondo i carabinieri che hanno così proceduto ad una attenta verifica dei locali.
Una volta ispezionata la villa, con il supporto degli artificieri del secondo reggimento Genio Pontieri di Piacenza, nella cantina, costituita da un seminterrato, i militari hanno rinvenuto una vera e propria Santa Barbara. L’arsenale da guerra è stato messo in sicurezza e in parte già fatto brillare.
L’abitazione è stata sequestrata e sottoposta a bonifica, mentre il proprietario della villetta, nell’immediatezza è stato tratto in arresto e portato alle Sughere. Attualmente. a seguito dell’udienza di convalida, si trova detenuto in regime di arresti domiciliari in un’altra abitazione perché la villa è sotto sequestro con l’accusa di detenzione illegali di armi da guerra. “Circa il possesso di quanto sopra, M.C., che è sprovvisto di qualsiasi titolo autorizzativo non avendo neanche il porto d’armi – è stato spiegato nel corso della conferenza stampa del 25 ottobre – si è giustificato con i carabinieri asserendo di essere un collezionista appassionato di armi”.
Sono ancora in atto le operazioni di bonifica dell’abitazione, nonché le indagini al fine di chiarire la provenienza delle armi e del materiale rinvenuto. L’uomo viveva in casa con la moglie e due figli minorenni. La cantina, secondo quanto spiegato ai militari intervenuti sul posto, era chiusa da una serratura di cui solo il 56enne deteneva la chiave.

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