Automobilista con l’auto in panne vittima della “truffa del carroattrezzi”
La truffa è stata compiuta con la tecnica dello spoofing che consiste nel modificare il numero telefonico da far apparire sul cellulare della vittima che in questo caso aveva trovato sul web un numero associato ad un generico servizio di assistenza stradale. I carabinieri invitano a contattare il 112 Nue. Inoltre è buona norma riattaccare e richiamare il numero per avere conferma di non trovarsi di fronte ad un raggiro
I carabinieri della Stazione di Castiglioncello hanno denunciato per truffa aggravata in concorso un uomo e una donna, rispettivamente di 62 e 36 anni entrambi del sud Italia e con diversi precedenti specifici, gravemente indiziati di essere gli autori di una truffa ai danni di un 72enne della zona di Castiglioncello. La vittima in un pomeriggio di alcuni mesi fa era rimasta con l’auto in panne durante la percorrenza di una strada extraurbana di ritorno a casa e, come si legge in un comunicato stampa del 27 febbraio, costretta a richiedere l’intervento del soccorso stradale avrebbe individuato sul web un “numero verde” cui veniva associato un generico servizio di assistenza stradale. L’interlocutore si sarebbe fatto indicare l’esatta posizione del veicolo da soccorrere e poi i dati della carta di credito con tanto di codice a tre cifre sul retro (il “cvv”). Così facendo si sarebbe fatto autorizzare il “pagamento anticipato” dell’intervento di 358 euro. Inoltre, nel corso della stessa conversazione telefonica, il sedicente operatore del soccorso stradale avrebbe richiesto anche un altro pagamento di 354 euro, giustificando la richiesta “per ulteriori spese di trasporto”. Alla seconda richiesta di denaro la vittima si è rifiutata di pagare. Nessun veicolo di soccorso stradale, tuttavia, si è comunque presentato e anche all’insolito “numero verde” non avrebbe più risposto l’interlocutore (l’utenza è risultata associata ad un’altra attività commerciale operante in tutt’altro settore). Il 72enne, preso atto di essere stato raggirato, si è rivolto ai carabinieri di Castiglioncello. I militari hanno avviato approfondimenti investigativi partendo dalle interlocuzioni avvenute con la vittima e dall’analisi delle utenze e delle conversazioni telefoniche intercorse, riuscendo a risalire agli autori della truffa. Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
Tale truffa, si legge infine nel comunicato dell’Arma, è stata effettuata con il cosiddetto spoofing che consiste nel modificare il numero telefonico da far apparire sul dispositivo della vittima. In caso di sospetto, l’Arma invita come buona norma a riattaccare e richiamare il numero per avere conferma di non trovarsi di fronte ad un raggiro. E ricorda di consultare il sito carabinieri.it in cui sono illustrate le principali tipologie di truffe.
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