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Baby malviventi travestiti da scheletri sparano alla commessa con fucili a pallini

Venerdì 30 Settembre 2022 — 10:29

Il racconto del titolare di Zita Broolz: "Avranno avuto al massimo 10 o 11 anni. Erano travestiti con maschere da scheletri e guanti neri e hanno iniziato a sparare con i loro mitra-giocattolo questi pallini in tutto il negozio. Uno di loro ha anche tentato di rubare una borsa"

di Giacomo Niccolini

Brutto spavento per la commessa del negozio di borse, scarpe e pelli Zita Broolz di via Grande quando, nel primissimo pomeriggio di giovedì 29 settembre un gruppo di tre ragazzini minorenni si sono affacciati all’interno del negozio travestiti da scheletri e brandendo dei fucili a pallini.
A raccontare l’episodio a QuiLivorno.it è stato proprio il titolare, Alberto Bartolozzi, che con rammarico ci ha spiegato quanto è accaduto.
“Erano circa le 14,30, noi facciamo orario continuato – quando un gruppetto di ragazzini che secondo la nostra commessa Martina avranno avuto al massimo 10 o 11 anni, si sono presentati travestiti da scheletri con le maschere sul viso e i guanti neri. In braccio avevano fucili e mitra di quelli che sparano pallini ad aria compressa. Hanno iniziato a fare confusione, a dare calci alle scatole di scarpe e a sparare dappertutto questi pallini che si sono sparsi in men che non si dica in tutto il negozio. Per fortuna non hanno colpito la nostra commessa e non vi era alcun cliente all’interno dei locali in quel momento. Martina si è spaventata molto e ha provato a tenere a bada questi bimbetti che mettevano tutto a soqquadro. Uno di loro ha provato anche a prendere una borsa per mettersela nello zaino ma è stato prontamente fermato dalla stessa commessa che poi, con fatica, li ha cacciati dal negozio e ha chiamato la polizia. Inizialmente pensava fosse uno scherzo di Halloween in anticipo, in realtà si è rivelato un piccolo incubo difficile da gestire”.
Sul posto è intervenuta la polizia con la scientifica. Gli agenti sono arrivati alle 14,45 circa e sono rimasti all’interno del negozio per effettuare tutti i rilievi fino alle 17,30.
“Il problema di questa zona è che manca una deterrenza specifica da parte delle forze dell’ordine – spiega Bartolozzi – Questa zona diventa veramente terra di nessuno ed è difficile vedere un pattugliamento fisso da parte di carabinieri, polizia o quant’altro. Ho parlato con alcuni titolari dei bar della zona che stanno pensando di chiudere prima la sera da quanto può essere pericoloso rimanere aperti fino all’ora di cena. Prima c’erano i poliziotti di quartiere che per lo meno davano un senso di sicurezza. Adesso non si vede più nessuno. E questo episodio dei ragazzini è soltanto la punta di un’iceberg. Vogliamo parlare dei furti e delle spaccate? Io ho anche perso la fiducia. Ho tanti negozio, qui a Livorno ma non solo, a Pisa, Lucca, Tirrenia. E ne subisco di furti per carità. L’ultimo episodio a Pisa. Ho denunciato, la polizia lo ha individuato. Dopo due giorni l’ho rivisto nel negozio. Vi sembra normale? Questo dei ragazzini spero sia solo una goliardata finita male, un episodio da stigmatizzare e su cui prendere provvedimenti nei loro confronti affinché capiscano che non si debba agire così sin dalla loro giovanissima età. Ma ripeto, è solo la punta di un iceberg di una situazione molto più difficile per tutti”.

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