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Botte ai poliziotti e droga: manette e denunce. Il sindaco ringrazia

Martedì 21 Agosto 2018 — 13:23

Occhi puntati sulle piazze cittadine: Garibaldi, Repubblica e Grande. Controllati 100 mezzi e oltre 50 persone

Nella serata di lunedì 20 agosto raffiche di controlli a persone e mezzi, predisposti e coordinati dalla questura di Livorno, hanno portato all’arresto di un cittadino extracomunitario e alla denuncia di tre cittadini stranieri in attesa di definizione della loro posizione sul territorio nazionale.
Gli agenti e i militari in campo hanno ripetuto i controlli in piazza della Repubblica e nelle vie limitrofe, in piazza Garibaldi e in piazza Grande. Sul campo alcune pattuglie del reparto Prevenzione Crimine Toscana che hanno lavorato insieme ai colleghi dell’Ufficio Prevenzione Generale livornese e alle pattuglie della guardia di finanza e della polizia stradale.
In tutto sono stati controllati 100 mezzi e 50 persone.
Durante i controlli in piazza Garibaldi,  sono state identificate alcune persone presenti sedute sulle panchine. Nel tentativo di procedere al riconoscimento di un cittadino africano, con capelli rasta e in evidente stato di alterazione alcolica, che stava passeggiando in zona, le forze dell’ordine hanno dovuto faticare più del previsto. Lo stesso, infatti, non solo si è rifiutato di fornire le proprie generalità, ma ha cominciato ad  inveire contro gli agenti proferendo nei loro confronti offese di qualunque tipo.
A quel punto il capopattuglia ha dato disposizioni al proprio collaboratore di richiedere altro personale in aiuto, ma  lo straniero,  ha sferrato un colpo alla mano della poliziotta  facendole cadere la radio portatile e procurandole la distorsione del dito della mano destra. Nel tentativo di bloccare  lo straniero ne è nata quindi una colluttazione. Nel frattempo sono arrivate altre pattuglie in ausilio i cui poliziotti, con non poca difficoltà,  sono riusciti a bloccare lo straniero ormai in preda alla violenza. Una volta arrivati in questura non sono finite le noie. Nel procedere all’identificazione non pochi sono stati infatti i suoi tentativi di opporsi alle consuete operazioni di fotosegnalamento che hanno comunque  portato al suo riconoscimento. Si tratta di  C.L, nato in Costa d’Avorio nel 1992, cittadino con precedenti per violenza sessuale, già richiedente asilo, a cui era stata rifiutata la protezione internazionale.
Gli operatori di polizia rimasti coinvolti nella colluttazione sono ricorsi alle cure, per le contusioni riportate, al pronto soccorso di via Gramsci. Il 26enne è stato quindi arrestato per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e rifiuto di fornire le proprie generalità e, su disposizione del pm di turno, è stato accompagnato in carcere alle Sughere.

Nell’esecuzione dei controlli nelle vie e nelle zone di cui sopra, va segnalato anche il blitz intorno alle 21.30, all’interno di un’attività commerciale dentro la quale un cittadino alla vista degli agenti  ha tentato di uscire dalla retro del negozio.
Fermato, è stato avvicinato dall’auto di servizio per essere identificato, ma, improvvisamente si è divincolato, tentando una fuga precipitosa in direzione mercato, durante la quale si è disfatto di un involucro  di colore nero gettandolo tra le auto in sosta. Raggiunto dagli agenti, è stato condotto in questura poco dopo e identificato per N.A., marocchino del 1995, privo di precedenti penali, ma con un provvedimento di respingimento alla frontiera emesso dalla prefettura di Trapani. L’involucro recuperato e sequestrato conteneva altri tre piccoli contenitori. Il 23enne è stato dunque perquisito e trovato in possesso di altri 5 confezioni di cellophane e 445 euro in contanti (nella foto principale in pagina): dall’analisi della sostanza la stessa risultava essere cocaina per un peso di 2,88 grammi. Lo straniero è stato quindi denunciato in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio e per inottemperanza all’ordine di allontanamento entro 7 giorni dalla data di notifica  avvenuta il 26 giugno 2018 dalla questura di Trapani.
In piazza Grande invece sono stati fermati e controllati due cittadini: O.F. nigeriano dell’85, irregolare sul territorio nazionale, pluripregiudicato, appena uscito dal carcere per reati inerenti al traffico di stupefacenti. L’altro, M.J.tunisino del 91, con precedenti a carico,  ex richiedente asilo a cui è stato rifiutato ogni  forma di protezione. Entrambi   venivano denunciati per inottemperanza all’ordine del questore di lasciare il territorio nazionale. Tutti e tre sono a disposizione dell’ufficio immigrazione in attesa di regolarizzare la propria posizione su questo territorio.
Nei prossimi giorni procederanno incessantemente i servizi straordinari di controllo sul territorio disposti dalla questura di Livorno.

Nogarin: “Ringrazio questura e agenti. Collaborazione istituzionale continua a dare i suo frutti” –  “La collaborazione tra Comune, Prefettura e Questura continua a dare i suoi frutti. Dopo l’intervento notturno del 10 agosto realizzato dalla nostra Polizia Municipale, lunedì sera le Forze dell’Ordine coordinate dalla Questura hanno realizzato un servizio straordinario di controllo tra Piazza della Repubblica e vie limitrofe, Piazza Garibaldi e Piazza Grande” così Filippo Nogarin, Sindaco di Livorno, a commento.

“Il personale di pubblica sicurezza ha fermato e identificato 50 persone e un centinaio di mezzi” prosegue Nogarin che precisa “Un cittadino extracomunitario, con precedenti per violenza sessuale, è stato arrestato e altri tre sono stati denunciati: nonostante l’ordine di allontanamento dal nostro paese – in un caso ricevuto addirittura a Trapani – queste tre persone erano a Livorno e almeno uno stava sicuramente spacciando (lo hanno trovato con della cocaina e 445 euro in tasca)”.

“Voglio ringraziare la Questura e il personale coinvolto nell’operazione per questa attività fondamentale di contrasto dell’illegalità, a garanzia della sicurezza di Livorno.
In particolare auguro pronta guarigione alla poliziotta rimasta ferita durante il fermo” sottolinea il Sindaco di Livorno che conclude “L’ho detto più volte e lo ripeto oggi: l’obiettivo sicurezza si raggiunge marciando tutti insieme nella stessa direzione. E Comune, Prefettura e Questura lo stanno facendo”.

 

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